I pazienti affetti da obesità sono nella maggioranza dei casi protetti dalla sarcopenia proprio in virtù dell’eccesso ponderale. Diversi fattori, però, possono innescare una progressiva perdita di massa muscolare in questi pazienti che potrebbero così giovarsi di una supplementazione con aminoacidi essenziali (Aae), come sottolineato di recente a Bologna, nel corso del 13° Congresso nazionale Sinut (Società italiana di nutraceutica) da Federico Vignati, Uoc di Malattie endocrine e diabetologia, Ospedale Sant’Anna, Como.

Il 7-chetodeidroepiandrosterone (7-cheto-Dhea), chimicamente noto come 3-acetil-7-oxo-deidroepiandrosterone, è un metabolita naturale dell'ormone steroideo deidroepiandrosterone (Dhea) ed è pubblicizzato come integratore alimentare per sostenere la perdita di peso, anche se una disamina della letteratura disponibile non riesce a dare una risposta chiara in merito alla sua efficacia.

L’Indice di massa corporea inganna e, dopo mezzo secolo, cambiano nelle linee guida americane i criteri per misurare il grasso in eccesso. Considerato da decenni fattore determinante per stabilire se una persona è entro i limiti del peso normale od obesa, il Bmi non sarà più usato dai medici statunitensi come unico criterio perché responsabile di enormi errori, in quanto non tiene conto delle differenze di genere nella distribuzione e nella percentuale del grasso corporeo, oltre che dell’età e dell’etnia.

Tre porzioni di cereali integrali al giorno sono sufficienti a ridurre la mortalità cardiovascolare del 20%, quella oncologica del 12% e quella generale del 15%. Pesce, frutta e verdura sono i cibi da preferire per stare bene, mentre bisogna evitare o ridurre drasticamente il consumo di zucchero e grassi saturi. Il tutto condito da una buona attività fisica.

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