Grazie alla sugar tax, nel Regno Unito, dal 2018 al 2020, si sono risparmiati ben 5.500 ricoveri ospedalieri per estrazioni dentali dovuti a carie in bambini sotto i nove anni di età. Questo quanto segnalato da uno studio osservazionale pubblicato su Bmj Nutrition, Prevention & Health.

“L'eterogeneità dei pazienti obesi è particolarmente evidente nella risposta agli interventi quali diete, farmaci, dispositivi e interventi chirurgici. La novità è di aver catalogato l'obesità in quattro fenotipi, ossia il complesso delle caratteristiche di un organismo che risultano dall'interazione fra la sua costituzione genetica e l'ambiente”. Così Maurizio Muscaritoli, presidente della Società italiana di nutrizione clinica, nel corso del recente congresso nazionale tenutosi a Roma.

Oltre un italiano su due controlla il proprio peso mensilmente o quasi (54,1 per cento) e circa uno su quattro con una regolarità almeno settimanale (23,8 per cento), eppure quasi 20 milioni di italiani conducono una vita sedentaria, solo il 5 per cento consuma le 5 porzioni al giorno di frutta e verdura raccomandate dall’Oms e l’obesità è cresciuta oltre l’11 per cento.

Non è importante solo la quantità delle proteine giornaliere assunte ma anche la loro fonte, ovvero se di origine animale o vegetale: ciò può fare la differenza in termini di gestione del peso corporeo, riduzione dell’infiammazione di basso grado tipica dell’obesita e migliore prevenzione delle malattie croniche. Queste le conclusioni di una review pubblicata di recente su Nutrients. A illustrarcela, Yeganeh Manon Khazrai, Claudia Di Rosa e Ludovica Di Francesco dell’Unità di ricerca in Scienze alimentari e nutrizione umana all’Università Campus Biomedico di Roma.

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