Siprec: dieta sana a protezione del cuore

27 Giugno 2023

Tre porzioni di cereali integrali al giorno sono sufficienti a ridurre la mortalità cardiovascolare del 20%, quella oncologica del 12% e quella generale del 15%. Pesce, frutta e verdura sono i cibi da preferire per stare bene, mentre bisogna evitare o ridurre drasticamente il consumo di zucchero e grassi saturi. Il tutto condito da una buona attività fisica.

Questi i consigli della Società italiana per la prevenzione cardiovascolare (Siprec), recentemente diramati in una nota volta a sottolineare come una sana e corretta alimentazione sia il primo strumento di prevenzione e cura per scongiurare le patologie cardiovascolari.

“I fattori alimentari rappresentano la prima causa di infarto e costituiscono, insieme all’obesità, circa il 30-35% di tutte le cause di tumore”, spiega Roberto Volpe, ricercatore del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e membro del Direttivo Siprec. “Va da sé, dunque, che la corretta nutrizione è il primo fondamentale tassello per la prevenzione di queste gravi patologie. Basterebbe, per esempio, assumere circa tre porzioni al giorno di cereali integrali, come 3 o 4 fette biscottate, 1 fetta di pane e 80 gr di pasta o riso integrale, per ridurre il rischio di mortalità cardiovascolare del 20%, quella oncologica del 12 % e totale del 15%”.

Eppure, sottolinea Siprec, negli ultimi decenni stiamo assistendo a un preoccupante incremento delle condizioni di sovrappeso e obesità in tutte le fasce di età. Secondo i dati del sistema di sorveglianza Passi, dell’Istituto superiore di sanità, nel nostro Paese il 32% degli adulti di età fra i 18 e i 69 anni è in sovrappeso e l’11% obeso. I bambini in sovrappeso sono il 20,4%, quelli obesi il 9,4%, mentre le percentuali nelle bambine sono rispettivamente il 20,9% e l’8,8%. La percentuale di ragazzi in sovrappeso in tutte le fasce di età rappresenta invece il 12% circa.

“L’arma migliore per prevenire l’obesità è una combinazione tra un'alimentazione ipocalorica, soprattutto ipoglicidica e ipolipidica e attività fisica, da svolgere più o meno intensamente a seconda dell'età e delle condizioni fisiche”, continua Volpe. “È chiaro che per un ragazzo andrà benissimo correre mentre, nel caso di un anziano, l’indicazione sarà di camminare a passo veloce. Il nuoto va, invece, sempre bene. Bisogna poi mangiare quotidianamente frutta e verdura, ridurre l’apporto di zuccheri e di grassi, preferendo i monoinsaturi e i polinsaturi, contenuti prevalentemente nell’olio extra-vergine di oliva e, rispettivamente, in alcuni pesci e frutta secca. È necessario poi, evitare i formaggi ad alto contenuto in lipidi, togliere il grasso visibile dalle carni ed evitare quelle in cui non può essere rimosso, come wurstel, salsicce, polpette, hamburger, mortadella e salame, per esempio. Non solo il burro, ma anche l’olio deve essere usato con moderazione, perché pur sempre costituito al 100% da grassi. È bene poi assumere pochissimi dolci che sappiamo tutti essere fatti con grassi e zuccheri, così come le bibite gassate per l’alto contenuto in zuccheri semplici”.

Tra le diverse strategie dietetiche efficaci nel ridurre il peso corporeo, la Dieta mediterranea ha mostrato una durata più prolungata nel tempo dei risultati ottenuti. “Basti pensare che, anche quest’anno, e per sei anni consecutivi – svela l’esperto - la Dieta Mediterranea ha vinto la classifica mondiale come migliore dieta. È innegabile che si tratti di una dieta varia, ricca di frutta, verdura, frutta secca, cereali integrali, alimenti che proteggono il sistema vascolare e il cuore. Ed è proprio l’ampia varietà di cibi di origine animale e soprattutto vegetale alla base della Dieta mediterranea, il fondamento di un’alimentazione sana e bilanciata”.

Tra le iniziative messe a punto dalla Siprec per prevenire il rischio cardiovascolare grazie all’alimentazione, si segnalano l’adesione alla Whole grain iniziative per diffondere la cultura dei cereali integrali. Inoltre, la Siprec aderisce alla Fondazione Dieta Mediterranea per diffondere la cultura di questa dieta nelle scuole ed è impegnata con il Cnr nella rete del Nutrhef, che opera nel campo della ricerca su alimenti funzionali e nutraceutici. (n.m.)

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