La prevalenza del diabete mellito di tipo 2 (T2D) è in aumento in tutto il mondo. Si stima che 537 milioni di adulti di età compresa tra 20 e 79 anni siano affetti da diabete mellito, la maggior parte dei quali presenta il T2D [1]. Il Diabetes and nutrition study group (Dnsg) e la European association for the study of diabetes (Easd) sottolineano fortemente il ruolo chiave delle attività di politica sanitaria regionali e nazionali per frenare l'epidemia di diabete di tipo 2 e incoraggiano l'istituzione di programmi di prevenzione multidisciplinari. Per quanto concerne l’aspetto nutrizionale, esse hanno recentemente pubblicato un documento [2] che include le raccomandazioni europee basate su evidenza di livello I (metanalisi e revisioni sistematiche condotte con metodo Grade) per la gestione dietetica del diabete da applicare alla pratica clinica.

Il prediabete è definito da livelli di glicemia a digiuno compresi tra 100 e 125 mg/dl o da valori glicemici compresi tra 140 e 199 mg/dl dopo due ore dal carico orale con 75 gr di glucosio. Ancora, esso è caratterizzato da valori di Emoglobina Glicosilata (HbA1c) compresi tra 5,7% e 6,4 %1. Corrisponde a una fase critica, che richiede interventi tempestivi al fine di prevenire la progressione verso il Diabete mellito tipo 2 (Dm2)2. Negli ultimi anni si è assistito a un crescente interesse per il ruolo della nutraceutica nel trattamento del prediabete, considerando che numerosi studi hanno dimostrato come l'assunzione di alcuni nutraceutici migliori i valori di glicemia a digiuno e/o di HbA1c, riducendo il rischio di sviluppare Dm2.3-4

Negli ultimi anni è aumentata la consapevolezza dello stretto rapporto tra alimentazione e salute, diventando un criterio che influenza le scelte di acquisto dei consumatori. La strategia volta a prevenire le malattie croniche, le cui basi patologiche si creano sin dall’età pediatrica, e che ricerca soluzioni per allontanare il più possibile il momento dell’insorgenza della malattia è definita la “medicina per i sani” e si concretizza nella scelta di alimenti funzionali e di preparati nutraceutici da essi derivati.

A parte la necessità di un regime ipocalorico, sono di seguito elencate le più efficaci strategie per ottenere il calo ponderale nei pazienti con obesità.

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