La dieta mediterranea è un modello alimentare sostenibile e sano, che però solo in pochi casi viene seguito dagli italiani in modo completo. A mostrare un’ottima aderenza è solo il 5% degli adulti, mentre la stragrande maggioranza si attesta su un livello moderato. Questi i dati principali di un’indagine denominata Arianna (Aderenza alla dieta mediterranea in Italia), condotta dall’Istituto superiore di sanità (Iss), diffusi lo scorso 16 ottobre in occasione della giornata mondiale dell’alimentazione e pubblicati recentemente sulla rivista Frontiers in Nutrition.
Una recente ricerca, pubblicata su Nutrients, ha preso in esame motivazioni, atteggiamenti e fattori psicosociali correlati all'aderenza alla Dieta mediterranea (Dm) in Grecia, Italia, Marocco, Slovenia e Tunisia. Ne parliamo con Davide Menozzi, del dipartimento di Scienze degli alimenti e del farmaco dell'Università degli Studi di Parma, coordinatore del lavoro.
L’aderenza alla Dieta mediterranea non è solo la migliore strategia per la prevenzione delle malattie degenerative, ma rappresenta anche il modello più efficiente ed efficace sotto il profilo dei costi e della sostenibilità economica, per il Servizio sanitario nazionale. A sottolinearlo, una review da poco pubblicata su Nutrients. Ne parliamo con Giuseppe La Torre, del dipartimento di Sanità pubblica e malattie infettive, Sapienza Università di Roma, coordinatore della ricerca.
La Dieta mediterranea si rivela un ottimo alleato per la salute anche dopo una diagnosi di tumore. È il risultato di uno studio osservazionale realizzato nell’ambito del Progetto Umberto, condotto dalla piattaforma congiunta Fondazione Umberto Veronesi Ets - Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’Irccss Neuromed di Pozzilli (Is), in collaborazione con l'Università Lum "Giuseppe Degennaro" di Casamassima (BA).