Adhd, si fa strada ipotesi di trattamento con Omega-3 in casi selezionati

27 Novembre 2019

Gli integratori a base di Omega-3 sono in grado di migliorare i sintomi nei bambini con disturbo da deficit di attenzione e iperattività (Adhd), in particolare nei casi con bassi livelli ematici di questa famiglia di acidi grassi. Questi i risultati di una ricerca condotta da scienziati del King's College di Londra e della China Medical University di Taichung, Taiwan, i cui risultati sono stati pubblicati su Translational psychiatry.

Già studi precedenti dello stesso gruppo avevano evidenziato come bambini con deficit di Omega-3 avessero maggiori probabilità di sviluppare forme più gravi di Adhd.

La nuova analisi è stata condotta attraverso uno studio randomizzato e controllato, nel quale 92 bambini con Adhd di età compresa tra 6 e 18 anni hanno ricevuto alte dosi di Epa (acido eicosapentaenoico) o placebo per 12 settimane.

I dati finali hanno evidenziato come nei soggetti con livelli ematici più bassi di Epa si riscontrassero miglioramenti dell'attenzione e della vigilanza dopo aver assunto gli integratori di Omega-3. Gli stessi risultati non sono, invece, stati osservati nei bambini con livelli ematici normali o alti di Epa. Di più: in chi aveva già a inizio trial livelli ematici elevati di Epa, sintomi come l’impulsività peggioravano.

Il trattamento standard prevede l’impiego di farmaci stimolanti come il metilfenidato che offrono un range di miglioramento sintomatico oscillante tra un valore di 0,22-0,42. La supplementazione di Omega-3 nei bambini con bassi livelli ematici di Epa consente punteggi decisamente migliori che vanno da 0,89 per l'attenzione e 0,83 per la vigilanza.

“La letteratura scientifica, sinora, non aveva portato alla luce grandi benefici sui sintomi dell’Adhd con l’utilizzo di integratori di Omega-3” sottolineano gli autori. “Il nostro studio, però, mostra alcuni vantaggi della monoterapia con Epa sui sintomi cognitivi. È possibile che una strategia combinata Epa+Dha risulterebbe più vantaggiosa e, pertanto, ci sentiamo di sostenere quanto raccomandato di recente da un gruppo di esperti di Adhd secondo i quali chi preferisce ricorrere a integratori di Omega-3 piuttosto che agli stimolanti dovrebbe assumere una combinazione di Dha ed Epa a dosi ≥750 mg al giorno per almeno 12 settimane. Un approccio, per noi, valido in particolare nei bambini con di bassi livelli endogeni di Pufa. In ogni caso è bene sempre effettuare un dosaggio prima di intraprendere questo tipo di strategia al fine di ridurre i rischi di eventuali eventi avversi in chi ha già elevati livelli endogeni di Pufa.  Alla luce di questi risultati, possiamo dunque cominciare a pensare a un trattamento personalizzato dei bambini con Adhd”.

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