La dieta mediterranea ipocalorica ha mostrato risultati promettenti in termini di perdita di peso nelle donne in menopausa, nonché effetti benefici anche sui sintomi vasomotori che spesso si associano in questa fase. Il tema è stato oggetto di una recente review pubblicata su Current opinion in food science. Ne abbiamo parlato con Luigi Barrea, docente di Scienze e tecniche dietetiche applicate presso l’Università telematica Pegaso e nutrizionista del Centro italiano per la cura e il benessere del paziente con obesità presso il dipartimento di Medicina clinica e chirurgia, unità di Endocrinologia, Aou Federico II di Napoli, coordinata da Annamaria Colao.

Seguire un programma nutrizionale basato sulla dieta mediterranea per perdere peso, giova a sé e a tutta la famiglia. Secondo uno studio spagnolo appena pubblicato sull’International journal of obesity, infatti, vivere con persone sotto stretto controllo dietetico consente di perdere anche 4 Kg nel giro di due anni: una sorta di effetto alone o contagio, come lo definiscono gli Autori.

La combinazione di un programma di dieta mediterranea e attività fisica mirati consente di ottenere, nell’arco di sei mesi, calo ponderale, rimodellamento della composizione corporea e riduzione degli indici di rischio cardiovascolare in donne sovrappeso/obese. Queste le conclusioni di una ricerca condotta dal dipartimento di Biomedicina e prevenzione dell’Università di Roma Tor Vergata, diretto da Antonino De Lorenzo e pubblicata di recente su Nutrients. Ne abbiamo parlato con Laura Di Renzo, docente di Nutrizione clinica e nutrigenomica, all’ Università di Roma Tor Vergata e prima firma dello studio.

Colpisce tra il 2 e l’8% per cento della popolazione, in prevalenza donne, con una sintomatologia variegata e poco specifica tale per cui ancora oggi parte della comunità scientifica, non essendoci marker diagnostici, la considera una psicopatologia. Parliamo della fibromialgia, la cui cura è ancora lontana dall’essere trovata ma che vede invece nell’approccio dietetico un utile presidio di supporto per la gestione dei sintomi, come ribadito da un recente lavoro apparso su Nutrients. Ne abbiamo parlato con due delle Autrici, entrambe del dipartimento di Medicina sperimentale e clinica dell’Università degli Studi di Firenze: Giuditta Pagliai e Barbara Colombini, docente di Fisiologia presso l’ateneo toscano.

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