Si terrà all’Hotel Continental di Napoli il 25 e 26 febbraio prossimi, il “1st Joint meeting on natural products pharmacology”, promosso da Sif (Società italiana di farmacologia), Siphar (Società Italiana di farmacognosia) e Imgnpp (Iuphar mediterranean group of natural products pharmacology).

Un allarme sul rischio di contaminanti in prodotti tipici della dieta mediterranea giunge da una ricerca pubblicata nei giorni scorsi sull’American journal of clinical nutrition, dalla quale emerge l’indicazione all’impiego di nutrienti provenienti dall’agricoltura biologica anziché da quella tradizionale.

Una gran mole di dati supporta oggi l’evidenza di un ruolo protettivo giocato da diversi componenti nutrizionali della dieta mediterranea nei confronti di un ampio spettro di malattie croniche, da quelle cardiovascolari, a quelle neurodegenerative, al cancro. Proprio in ambito oncologico e in particolare per ciò che concerne il carcinoma mammario negli ultimi anni sono emerse molte evidenze sul ruolo profilattico di diversi composti bioattivi e sul relativo meccanismo d’azione.

Tra i molti benefici della dieta mediterranea, si aggiunge il miglioramento della funzione sessuale in maschi ipertesi di mezza età, grazie al rispristino di una corretta funzionalità vascolare. Questo quanto emerge da uno studio presentato nei giorni scorsi al congresso della Società europea di cardiologia.

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