-->

Nordic diet, effetti antinfiammatori e cardioprotettivi

03 Luglio 2023

La dieta mediterranea e quella nordica hanno molti tratti in comune, tra cui l'abbondante uso di frutta e verdura (e bacche nella dieta nordica), l'uso limitato di grassi saturi (grassi del latte) e carni rosse, l'uso di olio vegetale (olio d'oliva nella dieta mediterranea e l'olio di colza nella dieta nordica) e i prodotti a base di cereali integrali come importante fonte di fibre alimentari. 

Entrambe sottolineano il consumo di pesce. Le specie consumate sono leggermente diverse, ma la qualità e la quantità di grasso sono più o meno le stesse. Nei paesi nordici si consumano specie ittiche come il salmone, la trota iridea, l'aringa del Baltico, lo sgombro, il merluzzo carbonaro e il merluzzo. 

Gli oli di oliva e di colza differiscono leggermente in base al loro contenuto di acidi grassi. L'olio di canola ha quantità inferiori di acidi grassi saturi e monoinsaturi e più acidi grassi polinsaturi n-3 e n-6 rispetto all'olio d'oliva. Analogamente alle variazioni nella dieta mediterranea per paese, c'è anche qualche variazione nella nordic diet tra i diversi paesi e regioni: i finlandesi consumano più bacche e segale integrale rispetto agli altri, mentre islandesi e norvegesi consumano più pesce. 

Diversi lavori hanno valutato l’effetto antinfiammatorio della dieta nordica.

Nel 2019 una revisione sistematica e una metanalisi di studi clinici controllati randomizzati, ha concluso che l'aderenza al modello di dieta nordica non sembra influenzare la proteina C reattiva circolante, Il-6 e Tnf-α. Tuttavia, questo tipo di metanalisi può avere limitazioni dovute ai diversi disegni di studio e all'aderenza alle diete, oltre al tipo di diete utilizzate come controlli che hanno portato una significativa perdita di peso durante l'intervento.

In alcuni studi più recenti, infatti, sono stati osservati effetti positivi sui marcatori infiammatori senza perdita di peso o una diminuzione della proteina C reattiva, rimasta significativa dopo aggiustamento per la perdita di peso.

Negli ultimi cinque anni, quattro studi di intervento dietetico condotti nei paesi nordici hanno indagato il potenziale di questo tipo di dieta sul profilo di rischio cardiovascolare. In uno, la dieta nordica ha causato una riduzione del 21% dei livelli di colesterolo Ldl. Tre studi hanno dimostrato che una dieta nordica riduce la pressione sanguigna e due che ha anche migliorato la sensibilità al glucosio e all'insulina, ma dopo l'aggiustamento per la perdita di peso, l’effetto è scomparso.

Nel 2019, una metanalisi di 5 studi, con oltre 500 partecipanti, ha concluso che il modello dietetico nordico migliora la pressione sanguigna e anche alcuni marcatori lipidici nel sangue: la sua aderenza riduce significativamente la pressione arteriosa sistolica e diastolica, e migliora i livelli circolanti di colesterolo totale, delle lipoproteine ​​a bassa densità (Ldl), ma non dei trigliceridi.

Durante l'ultimo decennio, la ricerca ha dimostrato la grande importanza del microbiota intestinale per la salute e vi è una review che fornisce la fotografia dei biomarcatori che riflettono una dieta nordica sana o dei suoi singoli componenti (biomarcatori dell'assunzione di cibo).

Gli Scfa, dati dall’aumentato enterotipo Prevotella, potrebbero essere potenziali mediatori di almeno una parte degli effetti benefici osservati per la Nordic Diet sugli esiti cardiometabolici. Inoltre, uno dei composti più comunemente rilevati negli studi in cui sono state studiate le diete nordiche sane è l'acido ippurico, composto che ha origine dalla scomposizione mediata dal microbiota intestinale dei composti fenolici della dieta in benzoato e coniugazione di glicina nel fegato. Questo composto è associato a una migliore omeostasi del glucosio, a un minor rischio di sindrome metabolica e a una maggiore diversità del microbioma. Inoltre, l'acido ippurico è stato positivamente associato alla specie Faecalibacterium prausnitzii, produttrice di butirrato e spesso collegata a marcatori infiammatori ridotti.

Silvia Ambrogio

Bibliografia

  • Effects of a healthy Nordic diet on weight loss in adults: a systematic review and meta-analysis of randomized controlled clinical trials. Eat Weight Disord. 2020 Oct;25(5):1141-1150
  • Nordic Diet and Inflammation-A Review of Observational and Intervention Studies. Nutrients. 2019 Jun 18;11(6):1369.
  • Recommended Nordic diet and risk markers for cardiovascular disease. Tidsskr Nor Laegeforen. 2017 May 23;137(10):721-726.
  • Biomarkers of a Healthy Nordic Diet-From Dietary Exposure Biomarkers to Microbiota Signatures in the Metabolome. Nutrients. 2019 Dec 20;12(1):27.
  • The effect of healthy Nordic diet on cardio-metabolic markers: a systematic review and meta-analysis of randomized controlled clinical trials. Eur J Nutr. 2019 Sep;58(6):2159-2174.
Top
Questo sito utilizza i cookies, che consentono di ottimizzarne le prestazioni e di offrire una migliore esperienza all'utente. More details…