“Gli studi in letteratura sono pochi e abbiamo potuto selezionare nelle banche dati soltanto quattro trial clinici e uno studio retrospettivo, condotti con Gingeng americano, Panex quinquefoliu, o asiatico, Panex Ginseng. Le conclusioni suggerirebbero un ruolo potenzialmente benefico solo per il Ginseng americano, ma sono molti i limiti dei dati oggi disponibili, a partire dalle tipologie di tumori presi in esame, soprattutto ca mammario e colo-rettale. Vi è poi il grosso bias dello stadio della malattia in cui veniva impiegata l’integrazione: in alcuni casi si trattava di pazienti non metastatici, in altri di pazienti in stadio avanzato, e la comparsa e l’intensità della fatigue, si sa, non + paragonabile nelle diverse fasi di malattia. I dati di tossicità sono comunque rassicuranti, anche rispetto a potenziali interazioni con i farmaci chemioterapici. Comunque, possiamo concludere che vi sono dati incoraggianti sull’impiego del ginseng americano nel trattamento della fatigue cancro-correlata, mentre per quello asiatico non vi sono evidenze di efficacia. Il dosaggio ideale resta da definire, benché al momento le indicazioni suggeriscano 2 gr/die. Sono però necessari trial clinici mirati su tumori specifici, condotti su larga scala e per periodi lunghi al fine di verificare con precisione efficacia, durata del trattamento e dosaggi da impiegare”.
Nicola Miglino