Integratori e Covid: vitamine, difese immunitarie e riposo notturno al centro dei consumi

20 Ottobre 2020

Le vitamine, best seller da sempre, ma anche alcune categorie “nuove”, come quelle legate al miglioramento del riposo notturno e al rafforzamento delle difese immunitarie, hanno visto un’accelerata delle vendite in questo periodo di emergenza Covid-19. A segnalarlo un’analisi resa nota nei giorni scorsi, condotta da Integratori Italia – Unione Italiana Food, che ha elaborato i dati di New line ricerche di mercato, e Avedisco, Associazione vendite dirette servizio consumatori.

I dati fotografano un mercato che comprende i canali distributivi di farmacia, parafarmacia e Grande distribuzione organizzata (Gdo) e che nel 2020 ha dovuto fare i conti con il lockdown, registrando una leggera riduzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-0.2%) – valore complessivo di circa 3,2 miliardi di euro - e una contrazione del volume di vendita pari a -1,6%.

Tutti i canali distributivi hanno riscontrato uno stop tranne la farmacia che da sola rappresenta quasi l’84% del valore complessivo. Nel passaggio tra 2019 e 2020 la farmacia ha generato un totale di fatturato complessivo che ammonta a 2,7 miliardi di euro.

Il secondo canale è rappresentato dalla parafarmacia, il cui valore si aggira attorno ai 267 milioni di euro.

Il terzo canale che emerge dai dati di New Line è quello della Gdo, legato ai corner dei super e ipermercati, che ha subito il maggiore impatto in negativo, con -2,1%.  

Ciò che soprattutto emerge sono i cambiamenti nelle categorie di integratori, che testimoniano la sensibilità dei consumatori nei confronti di specifici ambiti del benessere, messi a rischio dall’isolamento forzato e dallo stress psico-fisico ad esso connesso. Se, infatti, negli anni scorsi erano i probiotici e i sali minerali le classi di integratori più venduti in farmacia e parafarmacia, il 2020 è caratterizzato da un salto a due cifre delle vitamine (quasi +30%) nella farmacia e degli integratori per aiutare il riposo notturno (+21,2%) e il rafforzamento del sistema immunitario (+30,2%) nella parafarmacia. Non solo: l’impennata dei multivitaminici ha riguardato anche la Gdo, con un +5,7%.

Secondo i dati Avedisco, relativi all’operato di 19 aziende associate che distribuiscono integratori alimentari, nel 2019 il settore si è mantenuto stabile, generando un fatturato di 325 milioni di euro, e confermando il trend di crescita in termini di occupazione con 246 mila incaricati alla vendita. Proprio il dato dell’occupazione traina positivamente il comparto integratori nella vendita diretta nei primi sei mesi del 2020, fotografando una crescita a doppia cifra del +10,78% per l’ingresso di nuovi incaricati nelle aziende associate Avedisco, nonostante la flessione fisiologica di fatturato (-2.1%) provocata dagli effetti della pandemia Covid-19.

“La crisi dovuta alla pandemia da Covid-19 ha posto il nostro settore davanti a una grande sfida: riuscire a rintracciare in questo momento di difficoltà le opportunità da sfruttare per mantenere costante l’operatività, nonostante le ripercussioni economiche”, dichiara Giovanni Paolino, presidente di Avedisco. Il modello di business della Vendita Diretta sta vincendo la sfida grazie alla capacità di adattarsi ai nuovi scenari digitali, pur mantenendo la forza del rapporto umano”.

Così Alessandro Golinelli, presidente di Integratori Italia, l’associazione che in Confindustria rappresenta il settore: “I dati fotografano la situazione eccezionale nella quale ci troviamo da marzo. Il Covid non ha portato con sé effetti rilevanti solo durante la fase di lockdown ma anche nei mesi tardo primaverili ed estivi. L’impatto dell’emergenza sanitaria è stato, nel complesso, negativo per il canale farmacia che nel progressivo ad agosto mostra una perdita -3,5% a fatturato e del -2,5% a confezioniFortunatamente ad agosto gli Integratori hanno chiuso con una buona performance a +2,4% a fatturato e +2,1% a volumi”.

 

 

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