Gli studi clinici randomizzati a oggi disponibili, nella maggior parte dei casi non hanno evidenziato benefici sulla prevenzione di malattie croniche non trasmissibili in soggetti sani con l’impiego di integratori vitaminici, minerali e di olio di pesce. Diverso il caso, invece, per gli studi osservazionali, in cui l'assunzione di integratori spesso è risultata associata a minor rischio di incidenza di queste patologie, probabilmente per fattori confondenti legati a livello socioeconomico e stili di vita, tra cui migliori abitudini dietetiche. Queste le conclusioni di una revisione della letteratura condotta da ricercatori americani e inglesi e pubblicata nei giorni scorsi sul British medical journal.

Vaccini e misure di salute pubblica sono più che mai necessari ma sicuramente non sufficienti a far fronte al dilagare delle malattie infettive a livello mondiale. Bisogna cercare altre strade, sicure, efficaci ed economiche. Tra queste, la più promettente è quella di fornire un corretto apporto nutrizionale al nostro organismo, per sostenere nel migliore dei modi funzionalità ed efficienza del sistema immunitario. Queste le conclusioni di un gruppo di ricerca internazionale che ha appena pubblicato su Nutrients una review della letteratura internazionale sul ruolo dei nutrienti a supporto della funzione immunitaria.

Cos’è la prevenzione? Una serie di comportamenti, regole e stili di vita tesi a far sì che quella patologia non si manifesti per nulla, evitandone l’insorgenza grazie alla messa in atto di misure volte a impedire la trasformazione di una cellula normale in cancerosa. Queste le premesse da cui parte Il Libro d’Oro della Prevenzione - Difendere la salute con gli integratori alimentari e le vitamine (Philippe Lagarde, Mind Edizioni), in cui l’autore volge lo sguardo da un lato alla guerra aperta ai “veri nemici”, ovvero i radicali liberi che “ci inquinano ogni giorno, presenti nell’aria malsana che respiriamo, ma anche nei cibi che mangiamo e diamo da mangiare ai bambini” e, dall’altro,  all’integrazione alimentare.

Frutta, verdura e cibi possibilmente cotti. Evitare il digiuno, idratarsi, e porre attenzione alla catena di controllo di carne e pesce e ad alcune semplici regole igieniche. Con un occhio di riguardo alle abitudini alimentari degli anziani. Questa la ricetta di Giacinto Miggiano, direttore del centro di Nutrizione umana dell’Università Cattolica e direttore dell'Uoc di Nutrizione clinica del Policlinico Gemelli di Roma, per una dieta equilibrata e sicura che aiuti a far fronte all’emergenza in corso. Indispensabile adottare tutte le misure di prevenzione anti-coronavirus stabilite dal ministero della Salute, ma fondamentale anche seguire una dieta che rafforzi il sistema immunitario.

Pagina 3 di 4
Top
Questo sito utilizza i cookies, che consentono di ottimizzarne le prestazioni e di offrire una migliore esperienza all'utente. More details…