È a Mereto di Tomba, in provincia di Udine, il sito di eccellenza italiana per la produzione di probiotici autorizzato Aifa. Un impianto unico in Europa, in un’area di 3.500 mq interamente dedicata alla produzione di farmaci a base di fermenti lattici, oltre che di integratori, che ha richiesto un investimento di 16 milioni di euro.

Sempre maggiore l’interesse della comunità scientifica nei confronti dell’uso di integratori alimentari nel trattamento della malattia mentale. Ecco così che un gruppo di lavoro, formato da una quindicina di esperti tra Italia, Belgio, Brasile, Canada, Regno Unito e Australia, ha deciso di prendere in esame i dati oggi disponibili confezionando una metanalisi pubblicata su World psychiatry che restituisce un quadro completo ed esaustivo dello stato dell’arte.

“La nutrizione ha un ruolo centrale nell’attività della risposta immunitaria. Un semplice pasto infatti induce una risposta adattiva chiamata infiammazione post-prandiale e l’eccesso di nutrienti attiva uno stato infiammatorio in vari organi tra cui grasso, fegato, pancreas, muscoli e cervello, il che non fa altro che aumentare la velocità della loro usura e quindi dell'invecchiamento dell'individuo”.

Meno lactobacilli, maggior rischio di tumore ovarico. Così si potrebbero riassumere le indicazioni che emergono dai risultati di uno studio condotto dall’Ega Institute for women’s health dell’University college London e da poco pubblicato su The Lancet Oncology, teso a valutare il ruolo protettivo della flora batterica cervico-vaginale sul rischio tumorale.

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