Malattia da reflusso, dieta vegana utile rimedio

15 Gennaio 2024

Dieta vegana come possibile opzione nella cura della Malattia da reflusso gastroesofageo (Gerd). A suggerirlo, i risultati di un’indagine pubblicata di recente su Nutrients. Ce li raccconta Luciana Baroni, presidente della Società scientifica di nutrizione vegetariana (Ssnv), medico specialista in Neurologia e Geriatra, tra gli Autori della ricerca.

D.ssa Baroni, da quali premesse nasce l’idea del vostro studio?

L’idea nasce dal desiderio di indagare alcune caratteristiche della popolazione italiana mettendole in relazione con lo stile alimentare. Alla luce delle poche premesse sugli effetti del cibo presenti in letteratura su alcuni topic, abbiamo voluto indagare anche situazioni cliniche specifiche, tra cui i sintomi correlati alla Gerd.

Che tipo di ricerca avete condotto?

I dati pubblicati fanno parte di un’ampia indagine trasversale (Invita - Investigation on Italians’ habits and health, www.studioinvita.it, ndr) condotta online e ancora in corso, volta a raccogliere informazioni su dieta, stile di vita e salute della popolazione italiana. L’indagine, concepita da Società scientifica di nutrizione vegetariana-Aps in collaborazione con l’Università di Pisa, è stata lanciata a luglio 2022. A maggio 2023, data di prima estrazione dati, all’indagine avevano partecipato oltre 4.300 soggetti, ma coloro che avevano compilato i questionari per valutare la presenza di sintomi da Gerd e sulla qualità della vita sono stati poco più di mille. Su questo campione abbiamo effettuato le analisi statistiche.

Quali evidenze sono emerse?

Il confronto tra i 402 soggetti, corrispondenti al 37,3% del campione, che avevano escluso tutti i cibi animali dalla propria dieta, cioè vegani e i 675 che avevano mantenuto nella dieta cibi animali di qualunque tipo, quindi latto-ovo-vegetariani e onnivori, ha permesso di evidenziare come la dieta vegana fosse associata a un rischio più che dimezzato di presentare sintomi riferibili a Gerd quali pirosi, rigurgiti e dolore toracico.

Che conclusioni se ne possono trarre?

Dai risultati di questo studio si può ipotizzare che una dieta priva di cibi animali risulti protettiva nei confronti dei sintomi correlati al Gerd

Quali possono essere i limiti dello studio?

Il disegno dello studio è trasversale, e quindi permette di stabilire la presenza di associazioni ma non di un rapporto di causalità. Inoltre, i dati sono autoriferiti. Tuttavia, riteniamo che l’ampio campione di soggetti vegani sia un importante punto di forza, oltre al fatto che esistono in letteratura pochi studi su questo topic.

Quali scenari di aprono su questo fronte e quali i filoni di ricerca più promettenti da indagare?

Naturalmente questi dati andranno confermati da altri studi, soprattutto studi con maggior forza dell’evidenza come quelli prospettici o di intervento. Tuttavia, anche se preliminari, questi risultati sono in accordo con i pochi studi sull’argomento presenti in letteratura e aprono spazio alla possibilità di un approccio terapeutico non farmacologico al trattamento dei sintomi da Gerd.

Nicola Miglino

 

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