Probiotici in gravidanza contro streptococco del gruppo B

17 Novembre 2022

La somministrazione di probiotici durante la gravidanza, precisamente nel terzo trimestre sembra rivelarsi una strategia promettente per prevenire e ridurre la colonizzazione vagino-rettale da streptococco del gruppo B (Gbs), mostrando anche un profilo perinatale sicuro. Queste le conclusioni di una revisione sistematica e metanalisi pubblicata di recente su Nutrients, coordinata da Daniela Menichini, del dipartimento di Scienze biomediche, metaboliche e neurali, Università di Modena e Reggio Emilia.

D.ssa Menichini, da quali premesse nasce l’idea della vostra ricerca?

Questo studio è nato dal presupposto che le donne con un ambiente vaginale e intestinale caratterizzato da una eubiosi, hanno minor possibilità di contrarre infezioni, anche durante il delicato momento dell gravidanza. Da queste premesse abbiamo valutato le evidenze disponibili in letteratura sull’effetto dei probiotici assunti in gravidanza nel contrastare la colonizzazione da streptococco del gruppo B.

Che tipo di analisi avete condotto?

È stata effettuata una revisione sistematica della letteratura, includendo solo gli studi randomizzati controllati condotti in donne gravide che avevano valutato l’effetto di probiotici durante la gravidanza sulla colonizzazione da Gbs. Successivamente, gli studi inclusi sono stati valutati in una metanalisi per poter rispondere al quesito di ricerca.

Quali evidenze sono emerse dall’analisi dei dati?

Questa revisione sistematica e metanalisi ha mostrato che le donne che hanno ricevuto un'integrazione con probiotici in gravidanza, rispetto al placebo, hanno riportato tassi inferiori di colture retto-vaginali positive per Gbs allo screening universale eseguito a 35-37 settimane di gestazione. Questi risultati sono stati confermati anche tra le donne positive al Gbs che, dopo l’integrazione con probiotici, hanno raggiunto una maggior negativizzazione, rispetto al gruppo di controllo. Questo effetto è stato amplificato quando il trattamento è iniziato dopo la 30.ma settimana di gestazione, il che significa che la vicinanza al parto potrebbe giocare un ruolo chiave, mentre la lunga durata del trattamento non sembra aver migliorato gli effetti.

Quali conclusioni se ne possono trarre?

Da questo lavoro emerge che la somministrazione di probiotici durante la gravidanza, precisamente nel terzo trimestre è una strategia promettente per prevenire e ridurre la colonizzazione vagino-rettale da Gbs 35-37 settimane, mostrando anche un profilo perinatale sicuro. I probiotici possono essere utili anche per contrastare la colonizzazione da Gbs, mostrando un considerevole tasso di negativizzazione nelle donne Gbs-positive.

Quali scenari di aprono su questo fronte e quali i filoni di ricerca più promettenti da indagare?

Questa ricerca apre una interessante finestra per studi futuri sull’applicazione di strategie volte alla prevenzione delle infezioni perinatali, con conseguente riduzione dell’utilizzo di antibiotici nei momenti delicati come quelli del travaglio, parto e primi giorni di vita del neonato. Sappiamo, infatti, che gli effetti di una profilassi antibiotica intrapartum vanno a modificare il microbiota materno ma soprattutto quello neonatale, predisponendo il nascituro allo sviluppo di patologie allergiche e dismetaboliche. I probiotici, sono supplementi sicuri e promettenti da investigare nel mondo perinatale per promuovere la salute materna e neonatale.

Nicola Miglino

 

 

 

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