Studi farmacologici hanno confermato che la preparazione vegetale di Ashwagandha ha effetti antinfiammatori, antiossidanti, antitumorali, ansiolitici e immunomodulatori. È stato anche dimostrato che influenza l’attività neurologica, endocrina e cardiovascolare.
Come agente per modulare lo stress e l'ansia, l'Ashwagandha è stato valutato in diversi studi sull'uomo. In due, in doppio cieco, controllati con placebo, l’Ashwagandha è stato associato a maggiori riduzioni dell’ansia negli adulti che presentavano disturbo d’ansia prevalentemente generalizzato. In uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, di otto settimane, l'Ashwagandha è stato associato a maggiori riduzioni dell'ansia, del cortisolo mattutino, della proteina c-reattiva, della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna negli adulti cronicamente stressati. Sono stati notati anche maggiori aumenti del deidroepiandrosterone solfato sierico (Dhea-S) e dell'emoglobina.
Ulteriori studi randomizzati, in doppio cieco, controllati con placebo hanno confermato gli effetti antistress e di riduzione del cortisolo negli adulti con stress cronico auto-riferito e negli adulti sovrappeso e obesi cronicamente stressati.
In tutti questi studi l'Ashwagandha è stato ben tollerato con effetti avversi minimi.
Una ulteriore revisione sistematica e metanalisi dose-risposta ha confermato benefici sia sullo stress che sull’ansia, indicando un effetto favorevole dell’integrazione fino a 12.000 mg/die e sullo stress alla dose di 300-600 mg/die.
L’estratto di Ashwagandha sembra anche migliorare il sonno negli adulti. Una recente metanalisi di cinque studi ha rivelato prove di un effetto clinicamente benefico dell’estratto di rispetto al placebo nel migliorare il sonno. L’azione è stata più evidente negli adulti con diagnosi di insonnia, dose di trattamento ≥ 600 mg/giorno e durata del trattamento ≥ 8 settimane. Durante questo studio è stato anche scoperto che l’estratto migliora significativamente la prontezza mentale al risveglio e l’ansia, ma non si è visto nessun effetto significativo sulla qualità della vita.
È considerato un composto ragionevolmente sicuro e uno studio ha dimostrato la sicurezza sulla funzionalità ematologica e biochimica degli organi anche a dosi più elevate, comprese tra 6 e 10 g, di radici polverizzate grezze somministrate sotto forma di estratto acquoso.
Silvia Ambrogio
Bibliografia
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