Malnutrizione infantile: supplementazione mirata riduce la mortalità

03 Dicembre 2019

La mortalità infantile nei paesi a basso e medio reddito può diminuire drasticamente se l’alimentazione dei bambini viene supportata da integratori ricchi di vitamine, minerali e acidi grassi essenziali.  Sono le evidenze di una metanalisi condotta da ricercatori dell'Università della California, Davis, e pubblicata sull’American journal of clinical nutrition

Si stima che ogni anno, nel mondo, quasi sei milioni di bambini sotto i 5 anni di età muoia, nella metà dei casi per cause prevenibili, come per esempio quelle derivanti da malnutrizione.

I cosiddetti Lipid-based nutrient supplements (Lns), nelle loro diverse formulazioni ad alte, medie e basse quantità, sono prodotti fortificati a base di lipidi, utilizzati in contesti di emergenza per garantire un apporto nutrizionale adeguato nei soggetti più vulnerabili, quali neonati e bambini di età compresa tra 6 e 24 mesi, donne in gravidanza e in allattamento.

"Immaginate un minuscolo pacchetto di burro d'arachidi fortificato che contiene soltanto 100 calorie", sottolinea Christine Stewart, del dipartimento di Nutrizione all’Università di Davis e direttore ad interim dell'Institute for global nutrition. "Basta spalmarlo su una fetta di pane o aggiungerlo ad altri alimenti."

Si tratta di prodotti progettati per supportare quotidianamente la dieta del bambino nella fase di svezzamento e dei quali studi precedenti ne avevano valutato l’impatto sulla crescita ma mai sulla mortalità.

I ricercatori americani hanno selezionati 18 trial condotti in 11 paesi diversi sull’uso di Lns nel trattamento della malnutrizione, focalizzando l’attenzione sulla fascia di età 6-24 mesi, con un uso dei prodotti nutrizionali per almeno sei mesi. Dall’analisi e dal confronto dei dati è emerso che gli integratori possono ridurre la mortalità tra i bambini di 6-24 mesi fino al 27%, rispetto a chi non ne fa uso.

"Riteniamo possibile prevenire una morte ogni 227 bambini che ricevono i supplementi per almeno sei mesi”, dicono gli autori. “Una prova evidente di come la malnutrizione sia un fattore di rischio estremamente pericoloso. È bene ricordare che nei paesi più poveri le più comuni cause di morte sono malattie come la diarrea e le infezioni respiratorie, raramente fatali, per esempio, negli Stati Uniti perché i bambini sono ben nutriti".

Kathryn Dewey, professore emerito del Dipartimento di nutrizione all’Università di Davis, coautrice dello studio, e tra gli sviluppatori degli integratori Lns. "È davvero incoraggiante per noi vedere come questo tipo di intervento possa ridurre i decessi dopo i sei mesi di vita, considerato che esistono poche strategie efficaci oltre quell'età".

 

 

 

 

 

 

 

Top
Questo sito utilizza i cookies, che consentono di ottimizzarne le prestazioni e di offrire una migliore esperienza all'utente. More details…