Invecchiare in salute: l’azione antiossidante del CoQ-10 (ubiquinolo)

15 Aprile 2024

È fisiologico, con il passare degli anni, che il CoQ10 e, quindi, l'ubiquinolo, (la forma di CoQ10 più abbondante nel nostro organismo), diminuiscano, con conseguente riduzione della produzione di energia e della capacità di protezione antiossidante, con comparsa di diverse manifestazioni dell’invecchiamento, in particolare malattie cardiovascolari, malattie renali, malattia polmonare cronica ostruttiva, steatosi epatica e malattie neurodegenerative.

Quando l’organismo, infatti, perde il suo equilibrio redox si verifica lipoperossidazione, denaturazione delle proteine, inattivazione degli enzimi e, fondamentalmente, un danno al Dna. Bassi livelli di ubiquinolo sono associati a disfunzione mitocondriale, elemento che contribuisce a due patologie legate alla senescenza: malattia di Parkinson e morbo di Alzheimer, oltre ad altre forme di disabilità.

Esistono tre stati di ossidazione del CoQ10: l'ubichinone, la forma ossidata, l'ubisemichinone, la forma parzialmente ridotta, e l'ubiquinolo, la forma totalmente ridotta e attiva, conosciuta oggi come la forma integrativa di CoQ10 di seconda generazione, poiché più biodisponibile e facilmente utilizzabile dall'organismo.

Uno studio crossover, randomizzato, in doppio cieco, con due fasi di intervento di due settimane e un periodo di washout di altre due tra i crossover, ha messo a confronto, in una popolazione anziana, 200 mg/die di ubiquinolo o di ubichinone: dopo due settimane di integrazione, l'ubiquinolo ha aumentato significativamente l'ubichinone plasmatico di 1,7 volte e il CoQ10 totale (la somma di due forme) di 1,5 volte. In questo caso, inoltre, tendevano ad aumentare lo stato plasmatico dell’ubiquinolo di 1,5, ma non si alterava il rapporto tra ubiquinolo e CoQ10 totale.

L’integratore di ubichinone, dal canto suo, aumenta in modo non significativo l’ubiquinolo plasmatico, l’ubichinone e il CoQ10 totale, senza influenzare il rapporto.

Il significativo aumento dello stato plasmatico del CoQ10 osservato dopo l’integrazione di due settimane ha, dunque, suggerito che l’ubiquinolo, negli anziani, sembra essere una forma supplementare preferibile all’ubichinone per migliorare lo stato del CoQ10.

Come antiossidante, l’ubiquinolo ha dimostrato una potenziale utilità nella profilassi di tutte quelle patologie legate all’invecchiamento in cui lo stress ossidativo è un segno distintivo.

Grazie all’aumento della generazione di energia cellulare e alla riduzione dello stress ossidativo, infatti, l’integrazione con ubiquinolo si traduce in livelli ridotti di prodotti finali della glicazione avanzata e in una diminuzione del tasso di inattivazione di NO nel perossinitrito da parte dei radicali superossido, migliorando il tono vascolare e la funzione endoteliale.

Un recente studio randomizzato, in doppio cieco, ha valutato i cambiamenti nella vasodilatazione endotelio-dipendente indotta dall'ubiquinolo in soggetti sani con moderata dislipidemia: l’ubiquinolo ha migliorato significativamente la disfunzione endoteliale, un effetto fortemente correlato all’aumento della biodisponibilità dell’ossido nitrico e, in parte, mediato da una maggiore protezione antiossidante delle Ldl.  

Esistono, peraltro, diversi studi sui possibili benefici del CoQ10 che dimostrano come una sua integrazione avrebbe un effetto favorevole nell’invecchiamento, migliorando i livelli di antiossidanti plasmatici e cellulari e supportando la funzionalità muscolare.

Non solo: il coQ10 ha proprietà antinfiammatorie grazie all'antagonismo del fattore nucleare kappa B (NFκB) e una recente metanalisi ha dimostrato l’effetto benefico della sua integrazione anche sui biomarcatori infiammatori interleuchina 6 (Il-6) e fattore di necrosi tumorale alfa (Tnf-α). Risultati di grande interesse se si considera lo stretto legame tra invecchiamento e infiammazione.

Una sua integrazione mostra benefici generali anche per la salute nelle donne sane in postmenopausa. Un lavoro del 2019 ha infatti messo in luce i diversi benefici dell’assunzione di 100 mg/die di ubiquinolo sulla qualità della vita delle donne in postmenopausa. Coloro che hanno assunto ubiquinolo, hanno riportato un miglioramento significativo della percezione di sé, dell'umore, con benefici anche a livello dermatologico, proprio in virtù della capacità antiossidante del CoQ10.

La menopausa è infatti caratterizzata dall’aumento dei processi ossidativi e l’ubiquinolo può diminuire o arrestare la disfunzione della catena respiratoria, migliorando anche il funzionamento del sistema immunitario e le prestazioni fisiche.

 

Con il contributo non condizionato di Kaneka, azienda giapponese eccellenza nella produzione di ubiquinolo, forma ridotta del CoQ10.

https://www.kaneka-ubiquinol.com/

Bibliografia

  • Review J Chiropr Med. 2023 Jun;22(2):131-137. Coenzyme Q10 Supplementation in Reducing Inflammation: An Umbrella Review
  • Clinical Trial to know the effectiveness of Coenzyme Q-10 (ubiquinol) on the quality of life in postmenopausal women. Instituto Palacios de salud y medicina de la mujer. Madrid. España
  • Ubiquinol Ameliorates Endothelial Dysfunction in Subjects with Mild-to-Moderate Dyslipidemia: A Randomized Clinical Trial. Nutrients. 2020 Apr 15;12(4):1098.
  • Coenzyme Q (10) Supplementation for the Reduction of Oxidative Stress: Clinical Implications in the Treatment of Chronic Diseases. Int J Mol Sci. 2020 Oct 23;21(21):7870.
  • Ubiquinol is superior to ubiquinone to enhance Coenzyme Q10 status in older men. Food Funct. 2018 Nov 14;9(11):5653-5659. doi: 10.1039/c8fo00971f.
  • Effects of coenzyme Q10 on vascular endothelial function in humans: a meta-analysis of randomized controlled trials. Review Atherosclerosis. 2012 Apr;221(2):311-6.

 

 

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