Zuccheri liberi: un rischio per la salute

01 Marzo 2023

Identificato un altro responsabile del rischio di malattie cardiovascolari che va a fare compagnia all’eccesso di cloruro di sodio. Parliamo degli zuccheri liberi, ovvero gli zuccheri aggiunti e quelli naturalmente presenti nel miele e nei succhi di frutta, che sono stati individuati come fattori di rischio in uno studio pubblicato di recente sul British journal of medicine. I risultati rafforzano le prove a sostegno della raccomandazione di ridurre il consumo di zucchero libero al di sotto del 5% dell'energia giornaliera totale.

Sono stati analizzati i dati di 110.497 individui della Biobanca del Regno Unito che avevano completato almeno due valutazioni dietetiche. I ricercatori li hanno monitorati per circa 9,4 anni e, durante questo periodo, le malattie cardiovascolari totali (malattie cardiache e ictus combinati), malattie cardiache e ictus si sono verificate rispettivamente in 4.188, 3.138 e 1.124 partecipanti.

L'assunzione totale di carboidrati non è risultata associata a esiti di malattie cardiovascolari. Tuttavia, osservando i tipi e le fonti di carboidrati consumati, si è visto che un maggior consumo di zuccheri liberi attraverso alimenti quali bevande zuccherate, succhi di frutta e dolci era associato ad aumento del rischio di malattia cardio e cerebrovascolare. Per ogni 5% in più di energia totale proveniente da zuccheri liberi, il rischio associato di malattie cardiovascolari totali aumentava del 7%, del 6% quello di malattie cardiache e del 10% quello di ictus. Ogni cinque grammi in più di fibre al giorno, invece, riduceva il rischio del 4%.

Così concludono gli Autori: “Sostituire gli zuccheri liberi con zuccheri non liberi, per lo più presenti naturalmente in frutta e verdura intere e garantirsi un maggiore apporto di fibre può aiutare a proteggere dall’insorgenza di malattie cardiovascolari”.

Elisabetta Torretta

 

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