Zuccheri, Efsa: impossibile stabilire soglia massima tollerabile negli alimenti

15 Settembre 2021

Non è possibile definire su base scientifica un livello massimo tollerabile di zuccheri negli alimenti. Queste le conclusioni di un gruppo di esperti dell’Efsa chiamati a esprimersi da un gruppo di Paesi Ue. Avviata ora una consultazione pubblica che rimarrà aperta fino al 30 settembre, mentre il 21 settembre l’Efsa organizzerà un incontro pubblico per dibattere sul tema.

Il progetto di analisi nasce dall’iniziativa di Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia che hanno chiesto a Efsa di aggiornare una valutazione del 2010 e di rivedere la più recente letteratura scientifica concernente i nessi tra assunzione di zuccheri e insorgenza di varie patologie tra cui obesità, diabete di tipo II, malattie cardiovascolari, gotta e carie dentarie.

I Paesi richiedenti hanno specificamente chiesto se fosse possibile fissare su base scientifica, con riferimento agli zuccheri alimentari totali, un valore soglia denominato “livello massimo di assunzione tollerabile” (Ul) per i nutrienti, al di sotto del quale il consumo non provochi problemi di salute.

Dopo aver passato al vaglio oltre 30 mila pubblicazioni, gli esperti Efsa sono giunti provvisoriamente alla conclusione che non è possibile fissare tale soglia

Nonostante ciò, il parere conferma, con relativi gradi di certezza, i molteplici nessi esistenti tra l’assunzione di diverse categorie di zuccheri e il rischio di sviluppare malattie metaboliche croniche e carie dentarie.

“Il nostro approccio è favorire e promuovere le consultazioni, poiché le conoscenze e i dati scientifici supplementari che raccogliamo con tale modalità ci aiutano a consolidare le nostre valutazioni scientifiche”, dice Valeriu Curtui, capo dell’unità Nutrizione dell’Efsa. “Al tempo stesso, ai nostri partner e portatori di interesse spieghiamo che il progetto valuta esclusivamente le evidenze scientifiche e non va inteso come una bozza di future raccomandazioni politiche o di orientamenti in materia di salute pubblica, che sono invece di competenza delle autorità sanitarie nazionali e degli organismi internazionali”.

Per partecipare alla consultazione pubblica seguire questo link.

Nicola Miglino

 

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