Più in generale, è stato un anno di ripresa per la farmacia in Italia, con un aumento a valori del 4,6%, rispetto al 2021, a 25,7 miliardi di euro. A volumi la crescita è stata del 4,4%. Il comparto del farmaco da prescrizione è aumentato a valori del 2,2% a 14,3 miliardi di euro e del 2,1% a volumi.
A dicembre c’è stato un vistoso aumento nella vendita di prodotti per le sindromi invernali. Malgrado la carenza in farmacia di alcuni di questi prodotti, è aumentata la vendita di analgesici nel 2022 (+40% a valori) arrivando a 288 milioni di euro. Secondo Iqvia, anche i prodotti per la tosse hanno registrato un forte aumento. Nel 2022, questi prodotti hanno visto un aumento a valori del 78% rispetto all’anno prima a 388 milioni di euro, con un aumento rilevante nelle ultime settimane dell’anno.
Nel 2022, Iqvia rileva un calo vistoso nella vendita di mascherine rispetto all’anno precedente (-34%) e di igienizzanti per le mani (-44%), mentre la vendita di test Covid è aumentata del 88% nell’anno con un picco nelle ultime settimane dell’anno in coincidenza con la stagione influenzale.
Antonella Levante, senior vice president e general manager di IQVIA Italia: “In questo momento, le sfide sono tante. Stiamo assistendo, per esempio, a una mancanza di disponibilità di principi attivi e dei materiali per l’imballaggio, dalla carta all’alluminio e al vetro. Inoltre, l’innalzamento dei costi dell’energia impattano su tutta la filiera, anche sulla logistica. Gli strumenti messi in campo per evitare carenze sono tanti, da parte di ministero della Salute, Aifa, industria, farmacisti e catena di distribuzione”. (n.m.)