Sempre più donne ricorrono a supplementi nutrizionali per aumentare le possibilità di avere una gravidanza. Solo nel 2019, il 14% di tutte le prescrizioni di integratori nel nostro Paese è stato appannaggio dell'area ginecologica. Ecco così che un gruppo di ricerca guidato da Carlo Foresta e Andrea Garolla, dell’unità di Andrologia e Medicina della riproduzione - Centro di crioconservazione dei gameti maschili, presso il dipartimento di Medicina dell’Università di Padova, ha deciso di fare il punto sul ruolo dei principali ingredienti in una review pubblicata di recente su Nutrients.

Giunge dagli Stati Uniti un prestigioso riconoscimento alla ricerca clinica italiana. Vittorio Unfer (Foto), ginecologo, docente di Medicina sperimentale all’Università di Roma La Sapienza, è risultato primo al mondo per gli studi sull’utilizzo dell’inositolo nella Sindrome dell’ovaio policistico (Pcos) nella classifica elaborata da Expertscape, l'organizzazione internazionale votata al ranking di specialisti e strutture nazionali d'eccellenza a livello globale.

Colpisce il 5-10% delle donne, insorge nel periodo puberale ed è considerata l’alterazione endocrina più comune in età fertile. La Sindrome dell’ovaio policistico (Pcos) è stata un tema al centro dei lavori della recente edizione di Nutrimi 2020, durante la quale, per voce di Vittoria Roscigno e Daria Bongiovanni, dietiste presso l’Humanitas Gradenigo di Torino, si è discusso di come alimentazione e stile di vita possano essere di aiuto nel migliorarne il quadro clinico.

Si tratta di sostanze molto diffuse nei vegetali e preziose per la nostra salute. Gli inositoli sono nove molecole differenti a seconda della disposizione del gruppo chimico -OH, benché il myo-inositolo sia il più diffuso in natura.

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