Steatosi epatica associata a disfunzione metabolica: vegetali a foglia larga contro il rischio da carne rossa

21 Maggio 2024

Le linee guida dietetiche internazionali raccomandano di limitare il consumo di carne rossa perché è stata ampiamente associata a aumento della mortalità per cancro, in particolare nei pazienti con patologie epatiche, come la steatosi epatica associata a disfunzione metabolica (Masld), oggi la principale causa di disfunzione epatica nel mondo e non è stato ancora stabilito alcun trattamento specifico oltre alla correzione dello stile di vita. Un recente studio, pubblicato su Nutrients, per la prima volta ha dimostrato che il consumo di circa 30 g/die di verdure in foglia riduce il rischio di mortalità nei pazienti colpiti da Masld. Ne parliamo con Rossella Donghia, Istituto nazionale di gastroenterologia, Irccs Saverio de Bellis, castellana Grotte (Ba), prima firma del lavoro.

D.ssa Donghia, ci spiega, innanzitutto, cos’è la Masld?

Con il termine Masld, ovvero Malattia epatica associata a disfunzione metabolica, si indica una serie di condizioni epatiche caratterizzate dall'accumulo di grasso, nonché di steatosi non alcolica, nel fegato causato da una disfunzione metabolica. Questa condizione è strettamente associata alla sindrome metabolica, che comprende obesità, resistenza insulinica, dislipidemia e ipertensione. Quindi possiamo affermare che la Masld rappresenta una contemporaneità di condizioni patologiche. Se non trattata, la può progredire verso malattie epatiche più avanzate come fibrosi, cirrosi e persino cancro al fegato.  

Perché la carna rossa è considerata un pericolo in chi ne soffre?

Un consumo regolare di carne rossa maggiore di 50 grammi/giorno, ovvero la dose raccomandata dall’Oms, causa comparsa di cancro e successivo decesso in questi pazienti che già soffrono di una patologia epatica, nonché di comorbidità che ne potrebbe peggiore la prognosi.

Quali erano obiettivo e disegno del vostro studio?

Lo studio aveva l’obiettivo di confermare che la carne aumenta il rischio di mortalità se consumata in quantità maggiori del previsto ma anche verificare come il fatto di associarla a una piccola quantità di vegetali a foglia larga ne riducesse la pericolosità.

Che risultati avete potuto osservare?

Associare il consumo di vegetali come spinaci, cicorie, lattuga o bietola in quantità ridotte, pari a meno di 30 grammi, riduce di circa il 22% il rischio di mortalità per cancro. 

Che conclusioni se ne possono trarre?

Sicuramente il consumo di carne rossa deve essere oculato e comunque inserito in una dieta bilanciata. Inoltre associare un contorno a base di vegetali, consente di minimizzare, ma non escludere totalmente, il rischio.

Nicola Miglino

 

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