Sindrome premestruale: un aiuto dalla nutraceutica

09 Ottobre 2023

I nutraceutici hanno un ottimo profilo di sicurezza e sono in grado di alleviare i sintomi della sindrome premestruale (Pms) lieve, ma sono necessari ulteriori studi randomizzati controllati con casistiche adeguate per confermarne i reali benefici. Queste le conclusioni dell’intervento di Lara Tiranini, specialista in Ginecologia e Ostetricia presso il dipartimento di Scienze clinico-chirurgiche, diagnostiche e pediatriche dell’Università degli Studi di Pavia, al recente congresso nazionale della Società italiana di nutraceutica svoltosi a Bologna. Erbe medicinali come iperico perforato, zafferano e curcuma sono in grado di migliorare sintomi emotivo-comportamentali premestruali, il gingko biloba può alleviare la Pms mediante effetto antiossidante e antinfiammatorio, l’agnocasto riduce la mastodinia.

“La Pms è un insieme di sintomi fisici, emotivi e comportamentali che compaiono durante la fase luteale del ciclo mestruale e si risolvono all’arrivo della mestruazione”, sottolinea Tiranini. “La prevalenza è elevata, dal momento che interessa fino al 75% delle donne in età riproduttiva generando impatto sulla qualità di vita e sui costi economici per assenteismo lavorativo e ridotta produttività. L’eziopatogenesi è complessa, principalmente riconducibile a una variazione della soglia di vulnerabilità individuale agli steroidi sessuali estrogeni e progesterone. In particolare, il meccanismo patogenetico dei disturbi emotivo-comportamentali sembra essere un’alterata sensibilità del sistema inibitorio centrale Gabaergico all’allopregnanolone, un metabolita neuroattivo del progesterone. Anche la riduzione del tono dei sistemi neurotrasmettitoriali opioidergico e serotoninergico contribuisce alla genesi della sintomatologia. Studi recenti hanno indagato l’effetto di varianti genetiche ed epigenetiche, oltre al possibile contributo centrale dell’infiammazione. In tale contesto, il trattamento delle forme moderato/severe richiede la modulazione del sistema serotoninergico o l’inibizione dell’asse riproduttivo ipotalamo-ipofisi-ovaio, mentre nuove prospettive terapeutiche studiano l’impiego di farmaci modulatori del sistema Gabaergico e dei meccanismi di neuro-infiammazione”.

L’approccio terapeutico, secondo Titanini, è diversificato e, talora, sintomatico: nelle forme più lievi si consiglia esercizio fisico, modificazione della dieta con riduzione di alcol, caffeina e zuccheri semplici e supplementazione nutraceutica con micronutrienti ed erbe medicinali.

“In particolare - prosegue Titanini - l’integrazione con magnesio, calcio e vitamine del gruppo B, che risultano carenti nelle donne con Pms, migliora i sintomi mediante meccanismi di neuromodulazione, mentre la supplementazione con zinco può ridurre lo stress ossidativo e l’infiammazione. Erbe medicinali come iperico perforato, zafferano e curcuma hanno effetti modulatori sui sistemi neurotrasmettitoriali serotoninergico, dopaminergico, noradrenergico. Pertanto possono migliorare i sintomi emotivo-comportamentali premestruali. Il gingko biloba, composto da flavonoidi e terpeni può ridurre la Pms attraverso un effetto antiossidante e antinfiammatorio. Infine, sintomi fisici come la mastodinia possono essere alleviati dall’agnocasto per le sue proprietà dopaminergiche che modulano i livelli di prolattina. La supplementazione nutraceutica, dunque, risulta sicura e in grado di alleviare i sintomi della Pms lieve anche se sono necessari ulteriori studi randomizzati controllati per valutarne l’uso più appropriato”. (n.m.)

 

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