Videointerviste

lUn effetto clinico correlato a un effetto metabolico non soltanto rafforza l’efficacia di un prodotto nutraceutico ma consente anche di utilizzare popolazioni non necessariamente molto ampie negli studi e ovviare così a uno dei principali limiti delle sperimentazioni. Videointervista a Francesco Scaglione, Direttore della Scuola di specializzazione in Farmacologia e Tossicologia clinica, Università degli Studi di Milano

Il carburante preferito negli sportivi è da sempre rappresentato dai carboidrati, utili a garantire scorte di glicogeno ai muscoli.. Videointervista a Fabrizio Angelini, Presidente Sinseb (Società italiana di nutrizione sport e benessere).

Uno studio pre-clinico pubblicato sul British journal of pharmacology evidenzia la capacità dell’erucina, principio attivo della rucola, nel rilasciare solfuro di idrogeno con potere vasodilatatatorio. La ricerca ha un’importante valenza nutraceutica giacché la rucola, a differenza di altre crucifere si mangia cruda e questo preserva la conservazione dell’enzima mirosinasi responsabile della trasformazione della glucoerucina in erucina. Videointervista ad Alma Martelli, Dipartimento di Farmacia, Università di Pisa.

La creatina rappresenta l’integratore nutrizionale di maggior efficacia documentata. Il suo utilizzo non riguarda solo il miglioramento della prestazione ma anche il recupero post-lesione e il trattamento di malattie neurodegenerative e ischemiche. L’uso sia nel breve che nel lungo termine risulta sicuro e ben tollerato sia nell’adulto che nel giovane e nell’anziano. Videointervista a Luca Gatteschi, Consigliere Sinseb (Società italiana nutrizione sport e benessere) e medico della Nazionale Under 21 di calcio.

Alcuni principi attivi, da soli o in combinazione, sono in grado di ridurre efficacemente il c-Ldl sino al 20-25%. Il medico deve riprendere il controllo dell’uso di questi principi attivi e del monitoraggio dei loro effetti, sia positivi che negativi. Videointervista ad Andrea Poli, Presidente della Nutrition foundation of Italy (Nfi).

Da anni il Centro Parkinson di Milano sta portando avanti uno studio sulla polvere estratta dalla pianta tropicale ricca di L-dopa. L’obiettivo è consentire il trattamento della malattia in aree povere che non possono permettersi l’acquisto del farmaco. Guarda la video-intervista a Roberto Cilia, Centro Parkinson Asst G. Pini, Cto Milano.

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