Integratori, le autorità americane mettono in guardia dalle dimensioni delle compresse

04 Settembre 2019

Dagli Stati Uniti arriva un’avvertenza sul rischio soffocamento per gli anziani con compresse di integratori troppo grandi da deglutire. La segnalazione giunge da un’analisi condotta da ricercatori dell’Fda e dei Cdc sui dati relativi agli eventi avversi da integratori segnalati nel decennio 2016-2015 al Center for food safety and applied nutrition adverse event reporting system (Caers) dell’Fda. Il report è stato pubblicato sugli Annals of internal medicine.

Dei circa 21 mila totali, quasi 4 mila effetti collaterali erano legati a problemi di deglutizione, nel 77% dei casi in persone di età pari superiore ai 65 anni e prevalentemente donne. Tendenzialmente, il problema più grosso era rappresentato dal rischio soffocamento (86%) seguito da traumi da corpo estraneo (7,8%). Nel 14% dei casi l’episodio si è rivelato grave, con tre decessi attribuiti all’ostruzione delle vie aeree.

A maggior rischio, tra gli integratori, i multivitaminici (73% degli episodi) e i supplementi di calcio (17%).

Circa il 76% degli eventi complessivi era riconducibile ai dieci prodotti più comunemente utilizzati, le cui dimensioni medie erano 19,3 mm (lunghezza), 9,8 mm (larghezza), 7,8 mm (altezza): con questo tipo di compresse la deglutizione risultava 13 volte più a rischio.

"Gli anziani vanno resi consapevoli di possibili problemi di deglutizione derivanti dall'assunzione di integratori", sottolinea Lindsay Haake, portavoce della Fda. "Dovrebbero evitare di assumere più compresse contemporaneamente, fare attenzione a quelle troppo grandi e deglutire con abbondante acqua o altri liquidi, chiedendo eventualmente al proprio medico o al farmacista eventuali formulazioni alternative."

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