Elior, gruppo leader della ristorazione, e Brain and Malnutrition Chronic Disease Association, associazione scientifica che promuove la cura e prevenzione della malnutrizione in particolare nei pazienti ricoverati e nei soggetti malati o anziani, avviano una partnership per lo studio di nuove soluzioni per una corretta e sana alimentazione nelle strutture di degenza per gli anziani.

Nei pazienti anziani con sindrome metabolica l’impiego di simbiotici, ovvero alimenti in cui sono simultaneamente presenti microrganismi probiotici e substrati prebiotici, aiuta a migliorare i principali marker di rischio cardiovascolare e di insulino-resistenza. Queste le conclusioni di uno studio clinico tutto italiano appena pubblicato su European journal of clinical nutrition.

Il miglior alleato per combattere il rischio di fragilità nell’anziano si chiama dieta mediterranea, grazie alla sua azione benefica esercitata sul microbiota intestinale. L’indicazione arriva da uno studio che ha visto la collaborazione di cinque Paesi europei (Italia, Francia, Olanda, Polonia e Regno Unito), da poco pubblicato su Gut, rivista del gruppo Bmj.

Negli anziani la carenza di vitamine e antiossidanti è strettamente correlata alla fragilità e la supplementazione con integratori o alimenti fortificati si rivela come la strategia più efficace per porvi rimedio. Queste le conclusioni del gruppo di ricerca del “The irish longitudinal study on ageing (Tilda)”,  presso il Trinity college di Dublino, pubblicate su The journal of post-acute and long-term medicine.

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