“Il programma 2020 è focalizzato su tre macro obiettivi e temi”, sottolinea Alessandro Golinelli, presidente di Integratori Italia. “Innanzitutto, dobbiamo lavorare allo sviluppo di modelli adeguati di valutazione scientifica degli effetti e della sicurezza degli integratori alimentari. Vi è poi la necessità di armonizzazione delle norme da adottare a livello europeo, per avere standard di produzione elevati con qualità certificata. Infine, bisogna definire misure di sorveglianza e controllo post-marketing.
Per quanto riguarda il quadro di valutazione scientifica, soprattutto nell’ambito degli effetti e della sicurezza, “i protocolli impiegati a livello europeo sono stati sviluppati per le singole sostanze isolate e non consentono di fare emergere le proprietà delle sostanze naturali complesse. Queste problematiche emergono per i prodotti a base di piante ed estratti e per quelli a base di cellule vive come i probiotici, per i quali è necessaria una specifica valutazione della loro attività di supporto di numerose funzioni fisiologiche dell’organismo. In questo contesto, obiettivo della nostra Associazione è promuovere a livello europeo un dialogo che porti ad un nuovo quadro di valutazione per le sostanze naturali complesse”.
Sempre a livello europeo, Integratori Italia è impegnata a dare ulteriore impulso a un’azione di armonizzazione per raggiungere standard di produzione di qualità, e per monitorare l’immissione in commercio dei prodotti.
“Va ricordato”, precisa Golinelli, “che il nostro impegno su questo fronte ha prodotto un importante punto di riferimento per il settore, ovvero le linee guida che coprono l’intero ciclo produttivo e di controllo della qualità: dall’acquisizione dei materiali attraverso le fasi di sviluppo, produzione, confezionamento, immagazzinamento fino alla distribuzione o rilascio del prodotto finito.”
E conclude: “Gli integratori alimentari rappresentano uno strumento importante per il mantenimento della salute, in associazione a un corretto stile di vita. Numerosi studi di proiezione hanno, inoltre, messo in evidenza come questi prodotti possano configurarsi come strumento utile per il contenimento dei costi legati alla gestione di malattie croniche correlate all’invecchiamento della popolazione attraverso la riduzione di alcuni fattori di rischio. Evidenze che pertanto attribuiscono al settore un ruolo di potenziale opportunità per il sistema sanitario. Per questi motivi, per Integratori Italia e le aziende rappresentate è ancora più necessario definire un contesto di riferimento chiaro come quello delineato quest’anno”.