In particolare, si sono ravvisati messaggi ingannevoli sulle proprietà di quanto promosso, a partire da falsi claim anti-covid, fino a suggerimenti di prodotti biologici o naturali che tali non erano. Oltretutto, spesso non dichiarando che si stava facendo una comunicazione commerciale e retribuita. Da qui, la minaccia di multe fino a 300 mila euro e, nei casi più gravi, una pena detentiva fino a due anni di carcere per chi si renda responsabile di marketing fuori dalle regole e soprattutto pericoloso per la salute.
“L’utilizzo di influencer sui social, in particolare per raggiungere i consumatori più giovani, è un fenomeno in grandissima espansione negli ultimi anni”, sottolinea Bruno Le Maire, ministro dell’Economia e delle Finanze. “Per questo, da tempo, attraverso la Dgccrf stiamo monitorando quest’attività, con occhio attendo al rispetto delle regole nel rapporto venditore/acquirente, a partire dal fatto che non è possibile nascondere la natura commerciale di un messaggio e che non si possono promuovere informazioni fuorvianti o nocive per la salute. Ci vogliono trasparenza, concorrenza leale e sicurezza. Rimarremo vigili e, soprattutto, nei prossimi mesi intensificheremo i controlli, soprattutto verso gli influencer che hanno come pubblico di elezione quello dei minorenni”. (n.m.)