Pandemia, Zanardi (Federsalus): per gli integratori grandi sfide, ma anche grandi opportunità

17 Settembre 2020

Il comparto industriale degli integratori alimentari ha retto l’urto della pandemia e ora si prepara ad affrontare le incognite del prossimo futuro riorganizzandosi e puntando sullo sviluppo di nuovi modelli di interazione multicanale, da remoto e digitale. Con Andrea Zanardi, presidente di Federsalus, facciamo il punto sugli scenari che si stanno prospettando per un mercato che in Italia, a fine 2019, ha raggiunto un valore di circa 3,6 miliardi di euro, primo in Europa e cresciuto del 3,6% rispetto al 2018.

Dr. Zanardi, qual è stata la domanda del consumatore in questi mesi di emergenza?

I consumatori hanno continuato ad acquistare gli integratori alimentari, segno che il loro utilizzo è considerato essenziale per il supporto al buono stato di salute e alla prevenzione primaria. I dati Iqvia a disposizione, in particolare, mostrano che i consumatori italiani hanno reagito alla situazione di emergenza con una tendenza iniziale a fare scorta e un progressivo assestamento dei consumi.

Come ha impattato la pandemia sul settore industriale italiano?

Nel corso della pandemia le aziende del comparto, considerate essenziali, tramite i codici Ateco di riferimento, hanno continuato la loro produzione pur facendo registrare un quadro di generale preoccupazione. All’inizio, le aziende hanno dichiarato in generale ritardi nella produzione e nella consegna dei prodotti, ma anche rallentamenti nella domanda/fatturato con blocco della circolazione delle reti di vendita e informazione medica, peculiare nella promozione dei prodotti presso il medico e il farmacista. Grande preoccupazione è inoltre emersa rispetto alla ripresa dei rapporti internazionali e all’impatto della crisi globale sull’export.

Sono state messe in campo soluzioni efficaci per garantire da una parte la sicurezza dei lavoratori e, dall’altra, produzione e distribuzione?

Le aziende hanno adottato tutte le misure utili a garantire la continuità delle attività produttive secondo i consueti standard qualitativi e le migliori prassi igienico–sanitarie, obiettivo unico dell’intera filiera. Con l’obiettivo di ascoltare le imprese del settore e stimare l’impatto dell’emergenza Covid-19 sulla filiera industriale degli integratori alimentari, FederSalus ha condotto due survey sulle proprie aziende associate. È emersa una straordinaria capacità di riorganizzazione da parte delle imprese che hanno rapidamente adottato misure di sussidio ai lavoratori, di prevenzione per future crisi di liquidità e di adeguamento a modalità di lavoro agile, come lo smart working. Le aziende hanno inoltre garantito la disponibilità del prodotto presso le farmacie, le parafarmacie, la grande distribuzione e l’eCommerce.

Qual è il quadro rispetto agli approvvigionamenti delle materie prime, in gran parte provenienti da India e Cina?

Per quanto riguarda le materie prime provenienti dalla Cina, il lockdown ha avuto l’effetto di produrre ritardi. Tuttavia, l’impatto è stato moderato dal fatto che il lockdown in Cina ha coinciso con il loro Capodanno e tutti gli operatori del settore si erano già coperti con carichi di magazzino sufficienti a garantire almeno un paio di mesi.  In generale, i costi dei trasporti aerei sono schizzati alle stelle, causa riduzione di più del 90% dei voli, incidendo temporaneamente sul costo delle materie prime.

In questo momento, quali sono i maggiori timori dell’industria di settore per i mesi a venire?

In generale, i timori delle aziende sono correlati a un elevato livello di incertezza, legato all’impossibilità di determinare effettivamente la fine della diffusione del Covid-19. L’emergenza sanitaria ha conseguenze notevoli in quasi tutti i settori, tra cui l’export e il percorso di internazionalizzazione di numerose imprese. Le problematiche derivanti dall’emergenza Coronavirus sull’internazionalizzazione delle imprese del nostro sistema Paese riguardano, per esempio, l’interruzione delle fiere di promozione all’estero che impedisce, di fatto, alle aziende un contatto diretto con altri mercati, andando così a incidere sui fatturati. Abbiamo davanti a noi grandi sfide, ma anche grandi opportunità, soprattutto nel digitale. Il lockdown ha accelerato lo sviluppo di modelli di interazione multicanale, da remoto e digitale. La situazione di emergenza sanitaria ha favorito, per esempio, lo sviluppo del canale delle farmacie e parafarmacie online che ha conosciuto negli ultimi quattro anni un tasso di crescita annuale medio del 42%, e ha registrato nel primo trimestre dell’anno in corso un incremento del 64%. Le aziende hanno una loro innata resilienza e creatività per mettere in campo nuove strategie per superare il contesto economico in modo da sostenere il comparto e con esso il sistema Paese.

In conclusione, dal suo osservatorio, il comparto degli integratori che contributo può dare in questa situazione di emergenza sanitaria, a tutela della salute dei cittadini?

Nella fase acuta dell’emergenza, i consumatori hanno confermato, attraverso le loro scelte d’acquisto, di riconoscere il ruolo dell’integratore alimentare nel mantenimento di un buono stato di salute. Gli integratori sono protagonisti significativi e riconosciuti della propensione degli italiani a gestire la propria salute già in fase di prevenzione primaria ma sempre in sintonia completa con le indicazioni dei professionisti medici. Studi di nutrieconomia hanno dimostrato che gli integratori alimentari possono svolgere un ruolo importante e complementare in prevenzione primaria consentendo di ottenere significativi risparmi sui costi sanitari. Una dieta sana può facilitare il mantenimento di un buono stato di salute. L’Efsa e il Regolamento sulle indicazioni sulla salute indicano, per esempio, le vitamine A, B6, B12, C e D, il ferro, il folato, lo zinco, il rame e il selenio come sostanze che contribuiscono alla normale funzione del sistema immunitario, ma è importante chiarire che né per diete specifiche, né per nutraceutici esistono prove di effetto per quanto riguarda l’infezione da coronavirus. 

Nicola Miglino

 

Top
Questo sito utilizza i cookies, che consentono di ottimizzarne le prestazioni e di offrire una migliore esperienza all'utente. More details…