Malattie infiammatori croniche intestinale: nasce la webserie di cucina

01 Febbraio 2023

Ha preso il via lo scorso 18 gennaio Ibd cooking channel, la prima webserie di cucina per persone con malattie infiammatorie croniche intestinali (Mici), realizzata da Takeda Italia in collaborazione con Gambero Rosso, con il patrocinio dell’associazione pazienti Amici Italia e della società scientifica Ig-Ibd (Gruppo italiano per lo studio delle malattie infiammatorie croniche intestinali).

Durante le nove puntate a cadenza settimanale, fino al 15 marzo 2023, la chef Camilla Monteduro, insieme ad alcuni medici specialisti di Ibd, provenienti da tutta Italia, realizzerà una ricetta, facile e veloce, che rappresenta la tradizione culinaria della regione di provenienza dell’esperto.

Un viaggio all’insegna del gusto, in cui verranno trasmessi consigli pratici e scientificamente validati sugli alimenti indicati per chi soffre di Mici, nelle diverse fasi della patologia.

 “Vogliamo rassicurare i pazienti su dubbi e paure riguardo all’eventuale cambiamento del regime alimentare dovuto alla malattia”, sottolinea Stefano Sommella, head of Gi Business unit di Takeda Italia. “L’obiettivo è dimostrare che è possibile vivere l’alimentazione durante la fase di quiescenza della malattia in modo sereno, con attenzione, ma senza troppe privazioni, gustando ricette sane.”

Chi soffre di Mici, purtroppo, può sviluppare un rapporto conflittuale con il cibo, temendo che alcuni ingredienti dei pasti possano compromettere la propria salute, attivando o riattivando alcuni sintomi. Da questo, può derivare un’idea di privazione, di rifiuto del cibo e delle occasioni sociali connesse alla condivisione del cibo.

In realtà, come sottolineato dagli esperti, non esiste un vero nesso di causa-effetto tra un alimento e la riacutizzazione della malattia: eventuali indicazioni nella dieta sono connesse solo a stadi particolari delle patologie infiammatorie intestinali, per i quali, per esempio, lo specialista può suggerire di eliminare le fibre o i prodotti con lattosio, per ridurre alcuni sintomi. Al contrario, i pazienti con Mici in remissione clinica, senza particolari intolleranze alimentari, possono godere appieno della varietà della dieta mediterranea, ricca di cereali, legumi e vegetali e povera di grassi.

“Una delle prime domande che il paziente pone, non appena riceve la diagnosi di Mici è “adesso cosa potrò mangiare?”, dice Salvo Leone, direttore generale di Amici Italia. “Questo interrogativo mostra la consapevolezza di quanto l’alimentazione influenzi in modo significativo il benessere e determinati alimenti possano scatenare i sintomi. Con questa webserie è possibile mostrare come gestire più efficacemente la malattia a livello pratico, per esempio in occasione di una cena fuori, o come superare eventuali imbarazzi e paure che possono portare le persone a evitare i contesti sociali, con conseguente limitazione della crescita personale oppure, non da meno, come godere della convivialità e condivisione di un pranzo, senza rinunciare al gusto.”

Tutte le ricette e rispettivi procedimenti sono stati valutati e approvati da Domenicantonio Galatà, biologo nutrizionista e presidente dell’Associazione italiana nutrizionisti in cucina. Le puntate, a cadenza settimanale, di Ibd Cooking channel sono trasmesse ogni mercoledì sulla web tv di Gambero Rosso, sul canale YouTube e sul sito Gi-point.it di Takeda Italia, oltre che sui canali social di Ig-Ibd e Amici Italia.

Questi i clinici coinvolti nell’iniziativa: Giorgia Bodini, Università degli Studi di Genova; Flavio Caprioli, Università degli studi di Milano; Fabiana Castiglione, Università Federico II di Napoli; Linda Ceccarelli, Azienda ospedaliera-universitaria pisana; Paolo Gionchetti, Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna; Ambrogio Orlando, Azienda ospedaliera Riuniti “Villa Sofia-Cervello” di Palermo; Mariabeatrice Principi, Università di Bari; Daniela Pugliese, Fondazione Policlinico universitario A. Gemelli Irccs di Roma; Salvo Leone, Amici Italia.

Nicola Miglino

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