Una recente review pubblicata su Nutrients ha preso in esame le evidenze disponibili in letteratura sulla sicurezza di alcune sostanze naturali impiegate come integratori alimentari per la perdita di peso.

Crescono le evidenze a favore di un’azione protettiva del tè in diversi ambiti della salute, da quello immunitario, a quelli cardiovascolare, neurocognitivo e oncologico. A definire lo stato dell’arte della ricerca in questo campo, il sesto “International scientific symposium on tea and human health” che ha riunito via web, lo scorso 26 aprile, una vasta comunità di professionisti della nutrizione da tutto il mondo.

Il caffè sembra in grado di ridurre i sintomi da discinesia in virtù della capacità della caffeina di legarsi ai recettori dell'adenosina che modificano la funzione di una proteina disfunzionale (Adcy5) all’origine del disturbo.

Un piacere quotidiano, un momento di relax e convivialità. Anche, però, un energizzante, per il corpo e, perché no, per l’economia, dopo tanti mesi di difficoltà. È questo lo scenario che emerge dalla seconda edizione dell’indagine “Gli italiani e il caffè” condotta da AstraRicerche per conto del Consorzio promozione caffè presentata in occasione della Giornata Internazionale del Caffè, dello scorso 1° ottobre.

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