Assumere caffeina poco prima di fare esercizio fisico aumenta la combustione dei grassi e la capacità aerobica. Ancor più durante il pomeriggio. Questi i risultati di un piccolo ma indicativo studio condotto da un gruppo di ricercatori spagnoli e pubblicato sul Journal of the International society of sport nutrition.

L’uso della caffeina come integratore nello sport è in aumento in tutto il mondo, con l’obiettivo del raggiungimento di una migliore performance psicofisica grazie agli effetti su apparato cardiovascolare e sistema nervoso centrale.  Del suo ruolo, vero o supposto, sulla performance si è parlato lo scorso dicembre al 10° congresso Sinut (Società italiana di nutraceutica), tenutosi in forma virtuale, grazie all’intervento di Fabrizio Angelini, presidente della Società italiana nutrizione, sport e benessere (Sinseb), responsabile dell’area nutrizione della Juventus e della Vr46 RidersAcademy (team di Valentino Rossi) e Autore del best seller Dieta&Running, per i tipi di Rizzoli. 

Il caffè può aiutare a ridurre il rischio di alcune patologie dell’apparato digerente, tra cui la calcolosi biliare e la pancreatite, nonché favorire la motilità intestinale e agire positivamente sul microbiota intestinale. Queste le principali conclusioni di un rapporto sugli effetti gastrointestinali del caffè redatto, per conto dell’Institute for scientific information on Coffee (Isic), da Carlo La Vecchia, docente di Statistica medica ed epidemiologia all’Università di Milano.

La decisione dovrà essere ratificata da una legge ma ormai è presa: in Gran Bretagna non si potranno vendere energy drinks ai minori d 16 anni. Da tempo molti esercizi commerciali già operavano in questo senso, senza però un obbligo di legge.

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