Cocktail di pre e probiotici utile nella sindrome del Long-Covid

08 Gennaio 2024

Un cocktail di pre e probiotici contro i sintomi del Long-Covid. A segnalarlo, i risultati di uno studio condotto da un team di ricercatori dell’Università cinese di Hong Kong, pubblicato su The Lancet Infectious Disease.

Come noto, con il termine Long-Covid, si identifica una sindrome che colpisce circa il 40% dei pazienti guariti da Covid-19. Le cause rimangono sconosciute, sebbene diverse aree di ricerca abbiano concentrato la loro attenzione sul ruolo giocato dal microbiota intestinale e dall’asse intestino-cervello nella modulazione della risposta immunitaria e infiammatoria.

Ecco così che gli scienziati cinesi hanno brevettato un prodotto (SIM01) contenente tre ceppi probiotici (B. adolescentis, B. bifidum, B. longum) e tre composti prebiotici (galacto-oligosaccaridi, xylo-oligosaccaridi, destrina resistente), avviandone la sperimentazione in uno studio clinico randomizzato, controllato e in doppio cieco su circa 500 soggetti che presentavano, ad almeno quattro settimane dall’infezione, uno o più di 14 sintomi specifici da Long-Covid quali: affaticamento, perdita di memoria, difficoltà di concentrazione, insonnia, disturbi dell'umore, perdita di capelli, dispnea, tosse, difficoltà nel fare esercizio fisico, dolore toracico, dolore muscolare, dolore articolare, disturbi gastrointestinali o malessere generale.

I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi che hanno ricevuto, due volte al giorno, SIM01 (10 miliardi Cfu in bustine, n=232) o placebo (una miscela contenente amido e vitamina C a basso dosaggio, n=231) per per sei mesi.

A fine studio, i risultati hanno rivelato come chi aveva ricevuto SIM01 presentava miglioramenti significativi, (2-2,5 volte superiori al placebo) di cinque sintomi chiave di Long-Covid: stanchezza, perdita di memoria, difficoltà di concentrazione, malessere generale e disturbi gastrointestinali. Gli studiosi non hanno rilevato significativi effetti collaterali legati al mix di pre e probiotici.

L'analisi di campioni di feci raccolte prima e dopo il trial ha rivelato, inoltre, che SIM01 ha favorito la diversità dei microbi intestinali e promosso la crescita di batteri intestinali produttori di acidi grassi a catena corta.

Così concludono gli Autori: “Questo studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo ha dimostrato che il trattamento con SIM01, che prende di mira la disbiosi intestinale e potenzialmente modifica la risposta immunitaria, è efficace nell’alleviare molteplici sintomi della sindrome da Long-Covid. Abbiamo identificato cambiamenti favorevoli nel microbiota intestinale, tra cui una maggiore diversità batterica e una maggiore presenza di batteri produttori di acidi a catena corta nel gruppo SIM01 ma non nel gruppo placebo dopo 6 mesi di trattamento, una possibile spiegazione del miglioramento clinico. SIM01 è un trattamento sicuro e promettente per il Long-Covid, che merita ulteriore conferma in uno studio multicentrico”. 

Nicola Miglino

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