Epatopatia cronica avanzata: benefici dagli aminoacidi a catena ramificata

12 Dicembre 2023

Il ricorso a un’integrazione con aminoacidi a catena ramificata (Bcaa) in caso di malattia epatica cronica (Acld) avanzata può considerarsi un trattamento sicuro, con effetti positivi sul decorso clinico dell’encefalopatia epatica (He) e della sarcopenia, tra le complicanze più gravi dell'Acld e può anche migliorare la sopravvivenza. Queste le conclusioni di una review, di recente pubblicata su Nutrients.

L'Acld rappresenta uno stadio avanzato della malattia epatica, caratterizzato da fibrosi, noduli rigenerativi e cirrosi, con compromissione della funzionalità del fegato. Quadri di malnutrizione si associano a sviluppo di complicanze, ridotta sopravvivenza e ridotta qualità della vita. I benefici indotti dall’utilizzo di Bcaa sono controversi, da qui la volontà degli Autori di mettere a confronti i dati oggi disponibili in letteratura.

“Nei pazienti affetti da sarcopenia, l’integrazione con Bcaa ha un effetto positivo su massa e forza muscolare e sui livelli di albumina, che può portare a un miglioramento della sopravvivenza” si sottolinea nelle conclusioni del lavoro. “Gli effetti benefici dei Bcaa sono amplificati quando vengono utilizzati in combinazione con l'esercizio fisico e l'intervento nutrizionale. Questa evidenza potrebbe supportare potenzialmente l’uso di integratori di Bcaa nella pratica clinica, in combinazione con trattamenti standard, soprattutto nei sottogruppi di pazienti con concomitante He e sarcopenia. È necessario identificare i pazienti che potrebbero trarre un maggiore beneficio dall’intervento nutrizionale precoce e dall’integrazione. La somministrazione orale sembra essere più efficace di quella endovenosa e andrebbe preferita. Una dose minima di 12 g/die per via orale è più efficace rispetto a dosi inferiori, ma sono necessari ulteriori studi per valutare dose e durata più adeguate del trattamento. È plausibile ipotizzare che gli effetti benefici osservati possano essere mediati da un miglioramento dello stato nutrizionale, potenzialmente dovuto, a sua volta, a un miglioramento della funzionalità epatica. Nel complesso, l’uso dei Bcaa nella malattia epatica cronica avanzata è un trattamento sicuro che può avere effetti positivi sul decorso clinico dell’He e della sarcopenia e può anche migliorare la sopravvivenza. Sono necessari ulteriori studi clinici multicentrici randomizzati per confermare questi risultati e ottimizzare l’uso dell’integrazione in questa popolazione di pazienti”.

Nicola Miglino

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