Il Crea, con il suo centro di ricerca Alimenti e Nutrizione, realizza da 40 anni, con cadenza decennale, indagini nazionali sui consumi alimentari che consentono di quantificare il consumo giornaliero di tutti gli alimenti e le bevande assunte dal singolo individuo. Si tratta di dati che comprendono anche analisi delle caratteristiche nutrizionali (apporto di energia e macro e micronutrienti, l’identificazione delle principali fonti di nutrienti, assunzione di sostanze bioattive e funzionali) e del rapporto tra alimentazione e salute, stile di vita, (inclusi fattori socioeconomici e motivazioni delle scelte alimentari).
L’Indagine su base annuale (29% giorni festivi e 71% giorni feriali, distribuiti proporzionalmente per le 4 stagioni), ha previsto la registrazione dei consumi (alimenti e bevande, integratori alimentari/medicine fonti di nutrienti) e delle porzioni (tipo di pasto, orario e luogo del consumo) di due giornate non consecutive. Lo studio è stato condotto su un campione di 1.969 individui di età compresa tra 0 e 74 anni, rappresentativo per genere e per ripartizione geografica.
“È emerso – ha commentato Emanuele Marconi, Direttore del Crea Alimenti e Nutrizione - che alcuni alimenti continuano ad essere consumati troppo poco: frutta, verdura e legumi, veri e propri sorvegliati speciali che i ricercatori devono monitorare nel tempo. In particolare, la quantità media di frutta consumata ogni giorno è 166 g/die, di verdura è 147 g/die e di legumi è 9 g/die, inferiore rispetto ai dati rilevati nell’indagine precedente Inran Scai 2005-2006. L’apporto energetico medio della popolazione dai 3 ai 74 anni è di 1.933 kcal/die, derivanti per il 15% da proteine (5% di origine vegetale e 10% di origine animale, ndr), per il 42% da carboidrati e per il 34% dai grassi. Ne consegue – conclude - che l’aderenza alle nostre Linee Guida resta ancora un obiettivo da raggiungere”. (N.m.)