Cibi ultraprocessati: fari puntati su rischio tumore ovarico e mammario

15 Febbraio 2023

Cibi ultraprocessati (Upf) nuovamente sotto accusa: aumentano il rischio di insorgenza dei tumori e la mortalità correlata, in particolare per quanto rigarda ovaio e mammella. A segnalarlo, i risultati di uno studio condotto da ricercatori dell’Imperial college di Londra e pubblicati di recente su eClinical Medicine.

La ricerca ha preso in esame i dati sulle abitudini nutrizionali tra il 2009 e il 2012 di 200 mila soggetti (età compresa tra 40 e 69 anni) all’interno della Uk Biobank, seguendoli, poi, per 10 anni, sino al 31 gennaio 2021. Gli alimenti consumati sono stati classificati in base al grado di lavorazione utilizzando il sistema Nova. Il consumo individuale di Upf è stato espresso come percentuale dell'assunzione totale di cibo (g/die). Nel tempo, sono stati incrociati i dati tra consumo di Upf e insorgenza e mortalità per 34 tipi di cancro differenti.

Il consumo medio di Upf nella dieta giornaliera è risultato del 22,9%. Nel corso dei 10 anni di follow up, si sono verificati circa 16 mila casi di cancro, con 4 mila decessi correlati. Ogni incremento di 10 punti percentuali nel consumo giornaliero di Upf corrispondeva a un aumento del 2% del rischio di sviluppare un tumore di qualsiasi natura. Per il tumore ovarico, il rischio di incidenza aumentava del 19% e di mortalità del 30%, mentre per la mammella la mortalità cresceva del 16%.

“I nostri risultati confermano quanto già noto sull'importanza di una dieta sana nel ridurre il rischio di cancro", sottolinea Eszter Vamos, docente presso la School of public health dell'Imperial College di Londra e coordinatore della ricerca. "Gli alimenti ultra-processati possono aumentare il rischio di cancro in più modi e abbiamo bisogno di ulteriori ricerche per chiarire bene il quadro. Sicuramente, hanno qualità nutrizionale scadente: sono spesso ricchi di sale, zuccheri e grassi nocivi, nonché poveri di fibre e favoriscono l'obesità e l’infiammazione, noti fattore di rischio per molti tipi di cancro. Possono anche contenere potenziali cancerogeni come alcuni additivi alimentari o sostanze chimiche generate durante la lavorazione o presenti nelle confezioni. Il nostro è il primo studio che valuta la correlazione tra consumo di alimenti ultra-elaborati e incidenza di diversi tipi di cancro, in particolare quello ovarico. Abbiamo, però, bisogno di dati su altre popolazioni per confermare questi risultati”.

Nicola Miglino

 

 

 

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