Benefici dei multivitaminici sul declino cognitivo: nuovi dati Usa

28 Settembre 2022

L'assunzione quotidiana di integratori multivitaminici (Mvm) per tre anni sembra in grado di migliorare la funzione cognitiva e rallentarne l’invecchiamento negli anziani. A sostenerlo, i risultati di uno studio osservazionale, pubblicato di recente su Alzheimer’s & Dementia: the journal of the Alzheimer’s association condotto da un gruppo di ricercatori americani della facoltà di Medicina dell'Università Wake Forest, del Brigham and women's hospital di Boston e della scuola di Medicina dell'Università di Harvard.

Si tratta del Cosmos-Mind, parte del più ampio studio clinico Cosmos, nato per valutare gli effetti dell’assunzione giornaliera di un estratto di cacao e/o di un multivitaminico sugli esiti cardiovascolari e tumorali in più di 21 mila adulti, di età pari o superiore a 60 anni.

Di questi, 2.262 sono stati arruolati nel Cosmos-Mind, assegnati in modo casuale a ricevere sia Mvm che estratto di cacao (571 persone), Mvm più placebo di cacao (551 persone), estratto di cacao e placebo di Mmv (553 persone) o placebo di entrambi (587 persone).

L’estratto conteneva 500 mg di flavanoli del cacao, inclusi 80 mg di epicatechine, modeste quantità di teobromina (50 mg/giorno) e caffeina (15 mg/giorno).

Una batteria di test cognitivi è stata realizzata a inizio studio e ogni anno, per tre anni.

I risultati hanno mostrato che l'integrazione con l'estratto di cacao non ha avuto alcun effetto significativo sul punteggio globale ottenuto dai test cognitivi, diversamente da quanto osservato per il multivitaminico, in particolare tra coloro che presentavano una storia di malattie cardiovascolari. In termini squisitamente numerici, l'assunzione quotidiana dell'integratore ha determinato un rallentamento dell’invecchiamento di 1,8 anni, pari al 60 per cento, rispetto al placebo.

“Questo è il primo studio su larga scala e a lungo termine a dimostrare che l'integrazione multivitaminica-minerale negli anziani può rallentare l'invecchiamento cognitivo”, ha commentato Maria C. Carrillo, dell'Alzheimer's association. “Si tratta di dati incoraggianti, anche se non ci consentono ancora di fornire raccomandazioni certe sull’impiego dei multivitaminici per ridurre il rischio di demenza negli anziani. Il nostro è uno studio di tipo osservazionale e servono trial di conferma in popolazioni più ampie e diversificate. Per ora e fino a quando non ci saranno più dati a disposizione, suggeriamo sempre di discutere con il proprio medico dei rischi e delle opportunità connessi all’impiego di integratori. La sensazione è che il futuro ci riserverà più armi per disegnare strategie integrate di riduzione del rischio in grado di affiancarsi a elementi chiave dello stile di vita quali dieta e attività fisica”.

Nicola Miglino

 

 

 

Top
Questo sito utilizza i cookies, che consentono di ottimizzarne le prestazioni e di offrire una migliore esperienza all'utente. More details…