Diarrea da antibiotici, L. casei Shirota efficace probiotico di supporto

14 Settembre 2022

In collaborazione con Yakult Italia

La comparsa di diarrea rappresenta una delle maggiori complicanze in corso di terapia antibiotica. Il quadro clinico può essere più o meno grave, a seconda che gli effetti siano generati direttamente dai farmaci su mucosa e motilità intestinali, piuttosto che dal proliferare di specie batteriche insidiose, quali, per esempio, Clostridium difficile, in grado di sprigionare tossine altamente pericolose per il colon.

Nel complesso, comunque, gli effetti vanno a incidere sulla composizione quali-quantitativa della popolazione microbica intestinale, con specie normalmente poco abbondanti che prendono il sopravvento a scapito, per esempio, di Firmicutes e Bacteroidetes normalmente dominanti e forti produttori di acidi grassi a catena corta (SCFA) essenziali, tra l’altro, per l'assorbimento di sodio e acqua, oltre che come fonti di energia per le cellule epiteliali intestinali.

Molto utile, in concomitanza alla terapia antibiotica, si rivela l’impiego di probiotici per ripristinare uno stato di eubiosi. Su questo fronte, la letteratura è ricca di evidenze, come dimostra uno studio che ha indicato gli effetti di una bevanda a base di latte fermentato contenente L. casei Shirota (LcS) su comparsa di diarrea e infezione da C. difficile (CDI) in pazienti ospedalizzati sottoposti ad antibioticoterapia.

Sono stati coinvolti 678 partecipanti, divisi a ricevere solo antibiotico (n=338) o il probiotico in aggiunta (n=340), durante e fino a tre giorni dal termine del ciclo di antibiotici. I cambiamenti nel microbiota fecale, poi, sono stati analizzati in una sottopopolazione di 56 soggetti.

Nel gruppo di controllo, 63 pazienti su 338 hanno avuto diarrea, con un'incidenza del 18,6%. Di questi, il 6,2% ha sviluppato CDI. Di contro, la diarrea ha colpito 17 dei 340 pazienti nel gruppo di intervento (5%), con un solo caso di CDI (0,3%). Nel complesso, rispetto al gruppo di controllo, l’impiego del probiotico ha dimostrato una riduzione del rischio relativo di diarrea del 73,2% e di CDI del 95,3%.

L'analisi dei campioni fecali ha rivelato che la quantità totale di batteri è diminuita a seguito del trattamento antibiotico, con o senza assunzione di probiotici. Ciononostante, l’esame qualitativo ha evidenziato come la biodiversità venga maggiormente preservata se l’antibiotico si assume insieme alla bevanda probiotica.

È stato anche osservato come gli antibiotici determinino una forte riduzione di bifidobatteri e clostridi (classe IV e XIVa), con conseguente calo di produzione di SCFA. Un effetto compensato dall’uso combinato di L. casei Shirota, il che potrebbe spiegare la ridotta incidenza di diarrea e CDI.

Così concludono gli Autori: “Il nostro studio conferma che il trattamento antibiotico determina cambiamenti nella diversità e nella composizione del microbiota gastrointestinale, con conseguente minore produzione di SCFA. Altrettanto evidente risulta la capacità di L. casei Shirota di contrastare alcuni di questi effetti”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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