“Gli alimenti tipici della dieta mediterranea sono una ricca fonte di componenti bioattivi, in grado di influenzare i processi biologici degli organismi che li assumono” sottolinea la Dott.ssa Livia Galletti, biologa nutrizionista di Bologna. “Un nutraceutico è un alimento, o un componente di un alimento, in grado di apportare un beneficio in termini di funzionalità dell’individuo, cioè per la sua salute. In altre parole, un concentrato di sostanze bioattive. Nutraceutici che possano essere accomunati allo stile di vita mediterraneo saranno pertanto formulati con molecole provenienti da alimenti tipici del bacino del Mare nostrum, verranno prodotti con un occhio alla sostenibilità ambientale, oltre che a rispettare tutti i requisiti normativi e scientifici di sicurezza ed efficacia”.
Tra gli alimenti tipicamente mediterranei, il simposio si è concentrato su bergamotto e melograno.
“Il bergamotto è un agrume coltivato quasi esclusivamente in Calabria e, in particolare, nella fascia costiera meridionale della provincia di Reggio Calabria”, sottolinea il Prof. Leonardo Di Donna, del dipartimento di Chimica e Tecnologie Chimiche, dell’Università della Calabria. Il frutto del bergamotto contiene rilevanti concentrazioni di HMG-flavonoidi, caratterizzati dalla presenza del gruppo chimico idrossimetil glutarile esterificato sulla porzione zuccherina della molecola. Gli HMG-flavonoidi hanno inizialmente dimostrato, in vivo su modello animale, di possedere una forte attività ipocolesterolemizzante, e un’attività inibitoria dell’enzima HMG reduttasi, coinvolto nei processi di sintesi del colesterolo”.
Sulle qualità ipocolesterolemizzanti del bergamotto, da sottolineare come Esserre Pharma sia stata la prima azienda a investire in ricerca e sviluppo su questo agrume, brevettando Brumex®, un estratto unico di bergamotto mediterraneo standardizzato in HMG-flavonoidi. Grazie allo studio di questo ingrediente e alla R&D nella combinazione con altri ingredienti (fitosteroli, estratto di carciofo e vitamina C), l’azienda ha poi potuto portare sul mercato ColBer®, integratore alimentare efficace nella gestione dei fattori di rischio cardiometabolici (colesterolo, trigliceridi, glicemia), con ben quattro studi clinici a supporto.
Sulle proprietà immuno-nutrizionali del melograno si è invece concentrato l’intervento della Prof.ssa Maria Daglia, docente di Chimica degli alimenti all’Università Federico II di Napoli.
“Il melograno è una antica pianta appartenente alla famiglia delle Lythraceae originaria dell’Asia, ad oggi presente nel bacino Mediterraneo, i cui frutti sono consumati come alimenti e da cui si ottengono numerosi estratti a partire da fiori, frutti, pericarpo e semi che vantano innumerevoli proprietà salutistiche ascrivibili ai loro componenti quali vitamina C, amminoacidi, sali minerali, polifenoli, flavonoidi, acidi grassi e fitosteroli. In particolare, la componente polifenolica è la principale responsabile delle attività antiossidanti e antinfiammatorie attribuite agli estratti di melograno e, tra i polifenoli, gli ellagitannini hanno recentemente attratto l’interesse dei ricercatori in quanto questi composti polimerici sono idrolizzati nell’intestino ad acido ellagico, che viene metabolizzato dai microrganismi del microbiota colonico in urolitine, le quali, a loro volta, sono assorbite e si distribuiscono in vari organi dove svolgono la loro azione antinfiammatoria”.
Su questo fronte, Esserre Pharma si segnala per il suo impegno in ambito ricerca e sviluppo, considerati gli investimenti rivolti a studi di approfondimento sull’efficacia dell’estratto di melograno, standardizzato in polifenoli, nel ridurre stanchezza o affaticamento in soggetti che presentavano fatica prolungata, al fine di portare sul mercato nutraceutici mediterranei in linea con la missione del professionista della nutrizione.
Proprio su questa figura, le parole conclusive della dott.ssa Livia Galletti:
“Affiancare nella pratica nutrizionale il suggerimento, non solo di determinati cibi, delle loro possibili tecniche di cottura, della loro provenienza, delle loro porzioni e proporzioni, di seguire la stagionalità, ma anche di nutraceutici, completa il prendersi cura della persona. Il nutraceutico consigliato dovrà necessariamente essere ben noto al professionista nei suoi benefici e potenziali rischi/effetti indesiderati/interazioni”.
Il simposio ha voluto così sottolineare come molti composti naturali contenuti nella dieta mediterranea stiano emergendo quali promettenti nutraceutici, con un ruolo protettivo nei confronti di un ampio spettro di malattie croniche e con la garanzia di un impiego in totale sicurezza anche in relazione ai luoghi di produzione e trasformazione, come nel caso, per esempio, dell’Italia.