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Melograno e vitamina B: utile supporto in caso di affaticamento

15 Aprile 2024

In collaborazione con Esserre

Un recente studio clinico, pubblicato su Nutrients, ha valutato l’efficacia dell’integratore alimentare Improve™ Energia in caso di stanchezza prolungata associata a cause non patologiche.

Il termine si riferisce a uno stato di affaticamento generale, che può determinare una riduzione della produttività nel paziente e tende a persistere per un periodo che va da un minimo di 30 giorni fino a 6 mesi, rientrando ancora nella definizione di "fatica fisiologica".

Il prodotto testato è caratterizzato dall’estratto di melograno PunicaPLUS™, che agisce sinergicamente con le vitamine del gruppo B e la vitamina C.

La fase iniziale della ricerca ha riguardato la caratterizzazione della composizione del fitocomplesso rinvenuto nell'estratto di melograno. I risultati ottenuti tramite cromatografia liquida a ultra alta prestazione (UHPLC), accoppiata a spettrometria di massa ad alta risoluzione (HRMS), hanno evidenziato la presenza di un fitocomplesso composto da 59 bioattivi, tra i quali i gallotannini e gli ellagitannini risultavano essere i più prevalenti.

La seconda fase, ha incluso il setup di studio clinico randomizzato in doppio-cieco, controllato con placebo, che ha coinvolto 58 soggetti affetti da fatica prolungata. La randomizzazione del pool di pazienti ha generato due gruppi che hanno ricevuto, rispettivamente, l'integratore alimentare o il placebo. Gli effetti del trattamento sulla stanchezza sono stati valutati attraverso questionari validati, registrati a intervalli di tempo t0 (all'inizio), t1 (dopo 28 giorni), t2 (56 giorni) e t3 (dopo il follow-up). Il t3 corrisponde alla fase di follow-up, che prevede la valutazione dei parametri esaminati a un mese di distanza dall’interruzione del trattamento.

I risultati ottenuti mostrano una riduzione statisticamente significativa sui punteggi del questionario FSS, che valuta la severità della stanchezza. Nello specifico, a t2 è stata osservata una riduzione del 21%; mentre a t3, un decremento del 41% nei soggetti trattati con l'integratore alimentare.

Così concludono gli Autori: “L'indagine evidenzia che l'integratore alimentare sperimentato comporta una riduzione della stanchezza prolungata in individui sani affetti da stanchezza prolungata lieve. Un risultato di particolare rilevanza è rappresentato dall’attenuazione del 41% sui sintomi della fatica evidente anche un mese dopo la cessazione del trattamento. Quanto descritto suggerisce un effetto a lungo termine e persistente attribuibile, verosimilmente, a una positiva interazione dei composti polifenolici e delle vitamine, presenti nell'integratore, con il microbiota intestinale.

A cura della redazione

 

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