I pediatri: no al latte d’asina sotto i due anni

17 Novembre 2020

"Il latte di asina non è adatto all'alimentazione dei bambini sotto i 2 anni e soprattutto dei lattanti". Così Margherita Caroli, pediatra e nutrizionista della Società Italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps), in una nota tesa a fare luce su informazioni non corrette diffuse nel corso di alcune trasmissioni Rai andate in onda recentemente.

"Nel latte materno- spiega l'esperta- si trovano circa 3,5/4 grammi di grassi per ogni 100 grammi di latte, mentre in quello di asina ce n'è solo un grammo. Quindi, il latte di asina è molto meno ricco di energia e ha circa 300/400 calorie per 100 millilitri, mentre il latte materno ne ha 600/700. Il latte di asina è chiaramente insufficiente per coprire il fabbisogno di energia di un lattante e questa carenza può comportare una riduzione della crescita, fino a creare una vera e proprio malnutrizione. Inoltre, le cellule nervose devono essere protette dalla mielina, una sostanza composta quasi esclusivamente da grassi, quindi, un'assunzione insufficiente può danneggiare lo sviluppo del sistema nervoso dei bambini con conseguenze fino all'età adulta".

Tra le differenze dei due alimenti, la pediatra e nutrizionista della Sipps, tiene a precisare che per la quantità di colesterolo "nel latte materno se ne trova circa fra 20 e 30 mg/ml mentre nel latte di asina ce n'è circa 3mg/ml e il colesterolo è necessario per la produzione di ormoni, vitamine e soprattutto per lo sviluppo del sistema nervoso. In aggiunta, la lattoferrina è una delle principali proteine del latte materno dove arriva a essere il 20% delle proteine in totale, circa 2 grammi per litro, mentre nel latte di asina è veramente poca 100mg/litro, cioè 20 volte inferiore”.

Infine, gli oligosaccaridi, zuccheri che favoriscono la crescita di un microbiota sano nell'intestino: “Il latte materno ha circa 200 oligosaccaridi mentre il latte di asina ne ha solo 3. Queste differenze - conclude Caroli - mi sembrano più che sufficienti per affermare che il latte di asina non è un alimento adatto per i lattanti".

Aggiunge Andrea Vanìa, responsabile del centro di Dietologia e nutrizione pediatrica del dipartimento di Pediatria della Sapienza di Roma: "I grassi sono indispensabili nei primi due anni di vita per la mielinizzazione dei neuroni. Una loro insufficiente assunzione può causare ritardo nello sviluppo delle vie nervose e quindi della conduzione degli impulsi, con effetti diversi secondo le vie interessate. Dobbiamo ancora ricordare che i danni o il ritardato sviluppo neurologico del bambino, nei primi due anni di vita, possono non essere totalmente reversibili, e dunque lasciare effetti negativi per lungo tempo. L'uso del latte di asina, opportunamente modificato, con aggiunta di grassi e modifica del contenuto di minerali, è oggetto di studio per l'alimentazione di bambini con allergia alle proteine del latte vaccino e le cui madri non abbiano la possibilità di allattare. Al momento l'uso del latte di asina non può essere consigliato indiscriminatamente nei primi anni di vita per il rischio di causare malnutrizione energetica".

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