Gli integratori alimentari a base di acido alfa lipoico sono sempre più frequentemente utilizzati nella pratica clinica, benché poche siano le informazioni legate alla sicurezza. Un contributo rilevante è stato dato di recente dall’Istituto superiore di sanità (Iss) che ha raccolto le segnalazioni spontanee degli ultimi 20 anni pervenite al suo database di fitovigilanza, pubblicando di recente le conclusioni dell’analisi su Clinical nutrition.

E se gli effetti della curcumina dipendessero dalla sua interazione con il microbiota intestinale? Una domanda che frulla nella testa dei ricercatori da diverso tempo e che origina dall’apparente paradosso di una potente attività biologica e di una bassa biodisponibilità del derivato della Curcuma longa. Arrivando la sostanza praticamente integra nell’intestino, ecco che allora è nata l’ipotesi che la sua azione si possa compiere a questo livello, mediata dalla popolazione batterica intestinale.

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