Abbassa il rischio di mortalità generale, di quella cardiovascolare e l’incidenza di eventi quali infarto e ictus. Il consumo regolare di integratori di olio di pesce si rivela un vero toccasana per cuore e vasi secondo quanto riportato da uno studio di popolazione condotto in Uk e pubblicato sul British medical journal.

Iadsa (International alliance of dietary/food supplement association), ovvero l’associazione internazionale con sede a Londra che rappresenta le aziende operanti nell’area dell’integrazione alimentare, prosegue la sua attività di sensibilizzare dell’opinione pubblica in merito all’uso corretto degli integratori.

Sul suo sito, nell’area educational denominata Mind the Gap, ha appena pubblicato due nuove campagne informative sull’importanza di Omega-3 e acido folico nell’alimentazione di mamma e bambino.

La prima, “Omega-3: The making of you”, ricorda come i primi 1.000 giorni, dal concepimento all'età di due anni, siano i più importanti nella vita di ciascuno di noi, giacché in nessun’altra fase l’organismo si sviluppa così rapidamente. Nutriente fondamentale per lo sviluppo del cervello e della vista nel bambino è il Dha (acido docosaesaenoico), come riconosciuto nel 2018 dall'American academy of pediatrics

In aggiunta, la ricerca scientifica ci indica, da una parte, che bassi livelli ematici di Dha in gravidanza aumentano il rischio di parto prematuro e, dall’altra, che un’integrazione si è dimostrata in grado di allungare i tempi di gestazione, soprattutto nelle donne con bassi livelli di Omega-3 nella loro dieta.

Per quanto riguarda l’acido folico, con The best of both world si sottolinea come la possibilità di ricorrere a cibi fortificati piuttosto che a un’integrazione alimentare rappresenti un efficace presidio prima e durante la gravidanza contro il rischio di disturbi del tubo neurale (Dtn). Gli Stati Uniti, per esempio, grazie a tale approccio, risultano essere oggi il Paese con il tasso più basso al mondo di neonati con Dtn.

 

Pubblicate su Psychotherapy and Psychosomatics le prime linee guida sull’impiego degli Omega-3 nel trattamento della depressione. Il documento è frutto del lavoro di un gruppo di esperti dell'International society for nutritional psychiatry research (Isnpr) che ha preso in rassegna i lavori scientifici presenti in letteratura, sottoponendo una serie di conclusioni a un panel dei 10 maggiori esperti internazionali sul tema e derivandone così un elenco di raccomandazioni.

Abbassare il c-Ldl quanto più possibile, soprattutto nei soggetti ad alto rischio cardiovascolare. Questo il messaggio chiave delle nuove linee guida sulle dislipidemie messe a punto dalle Società europee di cardiologia (Esc) e dell’aterosclerosi (Eas) e pubblicate nei giorni scorsi sull’European heart journal in concomitanza con l’avvio, a Parigi, del congresso Esc che quest’anno si è celebrato congiuntamente a quello mondiale di cardiologia.

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