Vitamine contro rischio autismo, Esposito: “Essenziali per salute mamma e nascituro”

29 Marzo 2019

Assumere vitamine prenatali durante il primo mese di gravidanza riduce il rischio di sviluppare i disturbi dello spettro autistico (Asd) nei bambini con predisposizione genetica. Questo il risultato di uno studio internazionale condotto su 241 bambini i cui fratelli maggiori avevano ricevuto una diagnosi di autismo.

L’indagine ha valutato la crescita dei bambini a partire da 6 mesi fino a 3 anni. Dalla ricerca è emerso che circa il 33% dei bambini le cui madri non avevano assunto vitamine prenatali nel primo mese di gravidanza ha sviluppato i disturbi dello spettro autistico. Mentre solo il 14% dei bambini le cui mamme avevano assunto vitamine ha manifestato i sintomi questa grave patologia1.

L'autismo è un disturbo a carattere prevalentemente ereditario nel quale la componente genetica ha una responsabilità nell'83% dei casi. Nel caso di familiarità, occorre evidenziare come i fratelli più piccoli di bambini con Asd abbiano fino a 13 volte più probabilità, rispetto alla popolazione generale, di sviluppare i disturbi tipici di questa impattante patologia.

In Italia 1 bambino su 100 è colpito da disturbi dello spettro autistico. A essere più colpiti i soggetti di sesso maschile, 3-4 volte in più dei soggetti femminili. I sintomi si manifestano di solito prima dei tre anni e riguardano inizialmente difficoltà di linguaggio, di comunicazione e un'apparente difficoltà di contatto emotivo, sia con i genitori sia con i coetanei.

 “La gravidanza getta le basi per il sano sviluppo del futuro bambino” commenta Susanna Esposito, coordinatore del congresso Simeup (Società italiana di medicina di emergenza e urgenza pediatrica) Sezione Umbria, tenutosi da poco a Perugia e docente di Pediatria all’Università degli Studi di Perugia. “In questo periodo, l’assunzione di vitamine anche attraverso una corretta alimentazione si rivela essenziale per preservare la salute della mamma e del nascituro, a breve e a lungo termine. La madre rappresenta l’unica fonte di nutrimento per lo sviluppo dell’embrione e del feto. Ecco perché, oltre ad un corretto stile di vita, è necessario fornire la giusta quantità di micro e macronutrienti”.

Aggiunge Claudio Romano, docente di Pediatria all’Università degli Studi di Messina:  “Nel corso degli ultimi due secoli abbiamo assistito a un’evoluzione culturale in ambito medico e sociale riguardo il ruolo delle vitamine e dei micronutrienti. Siamo passati dal riscontro frequente di carenze croniche in periodi di carestie allo stato di benessere correlato al miglioramento economico. Il presente invece si caratterizza da un nuovo aumento del rischio di disvitaminosi, in relazione ad alcuni stili di vita come le abitudini alimentari “selettive”, i regimi dietetici particolari per scelte culturali, filosofiche e religiose.  In conclusione, è necessario ribadire che un adeguato stato vitaminico rappresenta un requisito necessario per una normale crescita e sviluppo, specie in corso di gravidanza ed allattamento”.

 

 

Association of Maternal Prenatal Vitamin Use With Risk for Autism Spectrum Disorder Recurrence in Young Siblings, Rebecca J. Schmidt, PhD1,2; Ana-Maria Iosif, PhD1,2; Elizabeth Guerrero Angel, MS1; et al Sally Ozonoff, PhD2,3 – Jama Psychiatry. Published online February 27, 2019

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