Cronotipo, occhio ai “serotini”: abitudini alimentari a rischio

19 Giugno 2023

Le persone con cronotipo serotino, ovvero che preferiscono restare sveglie fino a tardi e sono maggiormente attive nella seconda parte della giornata, sembrano seguire peggiori abitudini alimentari, con maggiori rischi di andare incontro a varie patologie croniche, come le malattie cardiovascolari, oncologiche e mentali, tra cui la depressione.

A segnalarlo, un nuovo studio, realizzato da Sofia Lotti e il suo gruppo di ricerca dell’Università degli Studi di Firenze e presentato al recente congresso nazionale della Sinu (Società italiana di nutrizione umana),che ha indagato il ruolo del cronotipo su composizione corporea, abitudini alimentari e parametri di rischio cardiometabolico in soggetti sovrappeso e obesi.

I partecipanti sono stati reclutati presso l’Unità di Nutrizione clinica dell'Azienda ospedaliera universitaria Careggi di Firenze, da marzo ad aprile 2023. Nel corso della visita, a ogni partecipante è stata fatta una valutazione della composizione corporea e un prelievo di sangue.

Il cronotipo individuale è stato definito avvalendosi del Morningness-Eveningness Questionnaire (Meq), tra i questionari maggiormente utilizzati a tale scopo in letteratura. Inoltre, sono state raccolte informazioni con un questionario sulla frequenza alimentare e attraverso la compilazione di un diario alimentare di tre giorni.

Il campione totale era costituito da 51 soggetti in sovrappeso/obesi (Bmi ≥ 25 kg/m2), di cui 71% donne e 29% uomini, con un'età media di 50,3 ± 13,5 anni e un Bmi medio di 29,4 ± 4,3 kg/m2. Sulla base del punteggio totale del Meq è risultato che il 26% dei partecipanti aveva un cronotipo serotino, mentre il 74% un cronotipo mattutino.

Dall’analisi delle abitudini alimentari è emerso che i soggetti con cronotipo serotino consumavano significativamente più calorie giornaliere rispetto ai mattutini (+255 kcal/die) e l’aspetto interessante è che la distribuzione calorica dei pasti cambiava a seconda della preferenza circadiana, con i serotini che consumano significativamente più calorie a pranzo (+88 kcal) e a cena (+166 kcal) rispetto ai mattutini.

I soggetti serotini hanno riportato anche di seguire una dieta significativamente più ricca di carboidrati (+40 g/die) e grassi (+13 g/die), dovuti a un più elevato consumo di bevande zuccherate, cibi fast food e dolci. Analizzando l’orario di consumo dei pasti è emerso che i soggetti con cronotipo serotino tendevano a consumare tutti i pasti in ritardo rispetto ai mattutini, raggiungendo la significatività statistica per la colazione e per la cena. Nonostante queste differenze nel regime alimentare seguito, la composizione corporea dei soggetti mattutini e serotini è risultata simile.In merito alle analisi dei parametri ematici, invece, i serotini hanno mostrato valori significativamente più bassi di acido folico (4,69 ± 2,1 vs. 8,25 ± 6,36 ng/mL) e di vitamina B12 (349,6 ± 132,3 vs. 445,5 ± 144,5 pg/mL).

In conclusione, nonostante non siano emerse differenze significative per la composizione corporea tra i diversi cronotipi, i risultati dello studio hanno associato i soggetti serotini a peggiori abitudini alimentari sia in termini di qualità dietetica, che in termini di timing dei pasti, assumendo più calorie totali giornaliere, grassi e carboidrati, e consumando i pasti a orari tardivi.

Inoltre, i soggetti serotini hanno riportato livelli ematici più bassi di acido folico e vitamina B12. Questi peggiori comportamenti alimentari possono avere implicazioni negative per la salute dei soggetti serotini, per questo si delinea la necessità di condurre studi futuri per sviluppare strategie alimentari personalizzate che tengano conto del cronotipo. (n.m.)

 

 

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