“La celiachia è una malattia autoimmune sempre più frequente e i casi non diagnosticati sono molti, come molte e in aumento sono le allergie alimentari”, sottolinea Elena Murelli, presidente dell’Intergruppo parlamentare malattia celiaca, allergie alimentari e alimenti ai fini medici speciali. “Queste problematiche nutrizionali hanno estrema necessità di una nuova stagione basata su una convergenza sociale sempre più ampia tra sanità, azioni educativo-scolastiche, formazione e, più in generale, cultura dell’intervento. Per quanto riguarda il Disegno di legge di cui sono prima firmataria è prevista la circolarità, sull’intero territorio nazionale dei buoni utilizzati mensilmente dai celiaci per comprare prodotti senza glutine, che ora hanno valenza regionale. Inoltre, è prevista la dematerializzazione dei buoni nelle quattro Regioni che ancora li utilizzano in modo cartaceo. Riteniamo poi fondamentale l’informazione, non solo nelle scuole, ma soprattutto la formazione, in primis quella degli operatori Horeca. È anche previsto l’inserimento nella certificazione Haccp di un modulo specifico per la celiachia, in modo tale che siano tutti informati sul pericolo della contaminazione nel processo di preparazione e somministrazione dei cibi per garantire un pasto senza glutine per tutti. Abbiamo fatto passi avanti, molti sono i negozi specializzati e le aziende che hanno diversificato la produzione, aprendo ai prodotti gluten free. L’opera di sensibilizzazione è importante, specie per i più giovani, per non subire discriminazioni con possibili ricadute psicologiche”.
Formazione e informazione devono interessare, dunque, anche i diversi ruoli degli operatori scolastici (docenti, collaboratori addetti ai servizi di mensa), come ha posto in evidenza Giuseppe Cerrone, capo dell’Ufficio legislativo del ministero del Merito e Pubblica istruzione, sottolineando che “l’obiettivo del Ministero è, da un lato, quello di rafforzare la formazione professionale dei docenti prevedendo, grazie a uno specifico intervento previsto nel Disegno di legge 623, che durante il percorso annuale di formazione e prova del personale docente ed educativo vengano svolte attività formative e di sensibilizzazione sulla celiachia e sulla dieta senza glutine e, dall’altro, quello di favorire la promozione di attività e iniziative didattiche all’interno di tutte le scuole del sistema nazionale di istruzione che rendano consapevoli i giovani studenti sulla rilevanza delle intolleranze alimentari. Con particolare riguardo, poi, agli istituti alberghieri, il Ministero dell’istruzione e del merito si impegnerà, altresì, a supportare la previsione del Disegno di legge 623 affinché i relativi percorsi di studio prevedano il rafforzamento da parte degli studenti di specifiche competenze relative alla preparazione e al servizio di prodotti per la malattia celiaca e la dieta senza glutine”.
Nicola Miglino