Consulente nutraceutico: perché serve una certificazione di qualità

19 Ottobre 2022

È un professionista esperto in alimentazione. Non formula diagnosi e rimedi per la cura di patologie, né prescrive diete, ma svolge un’attività di consulenza e informazione volta alla promozione del benessere generale, consapevole della potenzialità intrinseca degli alimenti. Stiamo parlando del Consulente nutraceutico specialista in educazione alimentare, benessere e stili di vita, figura emergente per la quale vi è la possibilità di ottenere una certificazione che ne attesti le competenze sulla base di un processo di valutazione da parte di un ente terzo. Per comprendere meglio le opportunità di questo percorso, abbiamo rivolto alcune domande a Michele Lampugnani, consulente, esperto di certificazioni nel settore.

Dr. Lampugnani, che figura delinea quella del Consulente nutraceutico?

Si tratta di un professionista esperto e formato in materia di sana e corretta alimentazione, benessere e idonei stili di vita che a differenza del medico, non formula diagnosi e rimedi per la cura di patologie e non prescrive diete, ma svolge un’attività di consulenza, informazione e formazione pratica alla gestione di un benessere generale e uno stile di vita consapevole, a partire proprio dal rapporto con l’alimentazione ed esclusivamente rivolto alla promozione del benessere generale.

Quali sono le sue competenze e quale la sua sfera di attività?

In particolare, deve sapere: individuare eventuali squilibri alimentari; illustrare i suggerimenti nutrizionali per una sana e corretta alimentazione; suggerire l’integrazione nutrizionale e/o fitoterapica in caso di eventuali carenze nutrizionali; agire perché in ogni situazione, il potere di autoguarigione di ogni individuo si possa esprimere al massimo; astenersi dall’esercitare l’attività professionale al di fuori dai propri limiti, essendo la consulenza nutrizionale nutraceutica rivolta esclusivamente al benessere psicofisico. L’attività deve focalizzare l’attenzione sulla ricerca, l’identificazione e la rimozione della causa, piuttosto che sui sintomi del disagio, altrimenti il problema potrebbe ripresentarsi anche in forma più grave. La causa dello squilibrio deve essere identificata ed eliminata se si vuole raggiungere il completo benessere. Tuttavia, quando detta causa rientra in una o più patologie, è solo il medico il professionista indicato a curarla. Pertanto, il compito del Consulente nutraceutico è quello di individuare eventuali squilibri alimentari e illustrare i suggerimenti nutrizionali per una sana e corretta alimentazione. In caso di eventuali carenze nutrizionali, suggerire l’integrazione nutrizionale e/o fitoterapica a seconda delle necessità.

Che cosa rappresenta una certificazione professionale?

In generale, già vent’anni fa a livello nazionale, l’Antitrust aveva evidenziato la necessità di liberalizzare il mercato delle professioni. La stessa Unione europea auspicava un mercato sempre più libero che facilitasse la circolazione dei professionisti all’interno del territorio comunitario. In entrambi i casi si era però arrivati ad affrontare un punto molto importate: come proteggere l’utente finale dal professionista non competente e privo della necessaria informazione? Come tracciare quindi il professionista, mantenendo comunque libero il mercato? Dopo anni di dibattiti la scelta cadde sulla certificazione delle competenze del professionista. La certificazione è, in poche parole, una procedura con cui una terza parte dà assicurazione scritta che le competenze e la professionalità del professionista sono conformi a dei requisiti ben determinati.

Perché è importante la certificazione del Consulente nutraceutico?

Il valore aggiunto della certificazione del Consulente nutraceutico sta nello strumento delle verifiche che, effettuate da un ente certificatore di terza parte indipendente e, quindi, a tutela del cliente, sono finalizzate alla valutazione dei pre-requisiti del professionista, alla sorveglianza periodica e al rinnovo del certificato del professionista. L’attestazione delle competenze del singolo professionista attraverso la certificazione volontaria rilasciata da organismi accreditati consente di mostrare all’utente la formazione e la competenza raggiunta e competere in un mercato che chiede sempre più qualità delle prestazioni. Inoltre, la certificazione delle competenze diviene lo strumento con il quale il datore di lavoro dell’azienda committente da una parte, solleva le proprie responsabilità per aver assegnato attività professionali a personale qualificato e certificato da ente terzo, la cosiddetta culpa in vigilando e, dall’altra, solleva le responsabilità dei collaboratori, di tutti coloro che hanno potere economico-decisionale dell’azienda, cosiddetta culpa in eligendo.

In sintesi?

La certificazione garantisce sia al Consulente nutraceutico, sia alla struttura in cui opera, visibilità della professionalità, posizionamento sul mercato nazionale e internazionale nonché vantaggio competitivo rispetto ai soggetti privi di una qualifica riconosciuta. Scegliendo un Consulente nutraceutico certificato da un organismo accreditato, il consumatore ha maggiori garanzie su know how, competenza, qualità e sicurezza della prestazione professionale.

Chi certifica e come avviene il processo?

La certificazione delle competenze viene rilasciata sempre e solo da organismi di certificazione accreditati. Il processo di certificazione inizia con una primaria valutazione dell’intero fascicolo curriculare del candidato che passa attraverso una commissione tecnica la quale, verificando la compatibilità rispetto ai requisiti previsti dallo schema di certificazione, si esprime sull’idoneità del candidato stesso a sostenere l’esame. In caso positivo il candidato/a procede con l’esame di certificazione. In caso contrario, la commissione tecnica si esprimerà suggerendo percorsi formativi e/o esperenziali integrativi, rimandando di qualche tempo la certificazione. L’esame di certificazione per i candidati idonei consiste in una parte scritta e una orale: lo scritto si basa su un test conoscitivo relativo allo schema ottimale di competenze dell’aspirante Consulente nutraceutico. L’orale, invece, consta in un’intervista col candidato molto spesso commentando un caso reale.

Chi può accedere al percorso di certificazione?

Tutti i professionisti appartenenti alle seguenti aree: medica, delle professioni sanitarie, biologica e biotecnologica, scienze del farmaco/farmacia, delle tecnologie alimentari, scienze motorie. Inoltre, è necessario aver conseguito un percorso specialistico di formazione, tramite master/corsi di alta formazione, oltre a seminari e/o eventi formativi qualificati in materia di nutraceutica, educazione alimentare, benessere e corretti stili di vita, in forma di docente/relatore specialistico o discente/partecipante con requisiti. La formazione specialistica deve essere inerente alla nutraceutica, educazione alimentare, benessere e corretti stili di vita. Se il candidato è in possesso di laurea, deve avere almeno due anni di esperienza nel settore della sana e corretta alimentazione. Se in possesso di Master specialistico, deve avere un’esperienza documentata del tirocinio effettuato presso una struttura o in parte di essa operante/coinvolta nel settore della sana e corretta alimentazione e del benessere.

Nicola Miglino

 

 

 

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