“L’obiettivo è raddoppiare la produzione in due anni e diventare una delle più grosse realtà a livello europeo”, ha sottolineato all'Ansa Andrea Moro, responsabile tecnico. Il progetto seguirà processi sostenibili al 100% con impatto zero sul territorio. Oltre alle alte rese la sua coltivazione è perfino sostenibile per l’ambiente. Un chilogrammo di microalghe trasforma nella propria biomassa fino a due chili di Co2 e 150 kg di microalghe producono ossigeno come se fossero quattro ettari di bosco.
La notizia segue di qualche mese quella relativa alla presentazione di un impianto sperimentale di produzione di spirulina realizzato in collaborazione tra l’Università di Cagliari e la Carbosulcis, finanziato dalla Regione Sardegna con 140mila euro.
L'impianto, che sfrutta l’acqua calda della miniera Monte Sinni della Carbosulcis a Gonnesa, nella regione dell’Inglesiente, a Sud dell’Isola, è un fotobioreattore in vetro e consente di utilizzare il calore dell'acqua della miniera così da garantire un ciclo di produzione 24 ore al giorno per 365 giorni. Le attività di sperimentazione sono affiancate da un'analisi di mercato per verificare le potenzialità economiche dei prodotti derivati dalla spirulina con lo scopo di creare opportunità di sviluppo per il territorio e nuovi posti di lavoro.