Tutto nasce da un’inchiesta pubblicata nei giorni scorsi dal Times. In sostanza, la ricerca su Google di parole chiave come Alzheimer’s pills o Dementia supplements portava direttamente a comunicazioni pubblicitarie di prodotti senza alcuna evidenza di efficacia.
Durissima la critica da parte dell’Alzheimer’s Society, la più grande associazione britannica di pazienti: “Ricevere una diagnosi di demenza può essere devastante, ed è inaccettabile che aziende sfruttino la vulnerabilità delle persone cercando di vendere trattamenti senza prove di efficacia”.
“La comparsa di annunci sulla nostra piattaforma segue criteri molto rigorosi e pubblicità che spacciano cure miracolose rappresentano una violazione a tale policy” ha risposto Google, che, appena uscito l’articolo su Times, ha immediatamente bloccato gli annunci incriminati.